Alleanza Calenda-Letta già finita, il leader di Azione: decisione sofferta ma inevitabile. Bonino: +Europa resta col Pd.

Bergamo - Carlo Calenda presenta il suo ultimo libro "la libertà che non libera" alla fiera dei librai (Bergamo - 2022-05-30, SERGIO AGAZZI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
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“Ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con quest’alleanza. Ci ho creduto, forse sono stato ingenuo”. Lo ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, ospite di “Mezz’ora in più” su Rai3. “È una delle decisioni più sofferte da quando ho deciso di fare politica”, ha aggiunto. “Alla vigilia di queste elezioni avevo intrapreso un negoziato col Pd per costruire un’alternativa di Governo. Non ho mai avuto intenzione di distruggerlo. Ho fatto un negoziato con Enrico Letta. Mano a mano che questa negoziazione andava avanti, si aggiungevano pezzi che stonavano. Mi sono trovato al fianco di persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi e persone come gli ex M5s che hanno demolito il lavoro fatto e hanno inquinato il dibattito politico. Mi sono un po’ perso”, ha aggiunto.

“Letta lo sapeva ieri cosa sarebbe accaduto. Lo avevo avvertito. Ho chiesto a Letta perchè a questo punto abbia rotto coi Cinque Stelle, visto che poi ha preso Sinistra Italiana che ha votato la sfiducia a Draghi”, ha spiegato. “Sono andato da Letta e gli ho proposto di fare un’alleanza netta, che tutta questa cosa gli italiani non la capiranno e che rinunciavo ai collegi, avrei accettato anche solo il 10%. Lo facciamo insieme solo una volta”, ha chiosato.
(ITALPRESS).

“E’ lui (Calenda, ndr) che ha dato l’addio. Eravamo insieme fino a sabato, e domenica ha deciso di andarsene per conto proprio. Ha mancato alla parola data per ragioni fumose, non convincenti e men che meno dirimenti”. Lo dice Emma Bonino, leader di +Europa, in un’intervista alla Repubblica. “Sono personalmente dispiaciuta e politicamente incredula. A oggi sono ferma al patto con Letta – aggiunge – Inoltre il testo dell’accordo è stato concluso sulla base di una bozza i cui contenuti erano stati scritti da Calenda. Io mi attengo a quell’accordo. Cosa sia successo dopo di così stravolgente, non lo so. Non lo comprendo. A me sembra che Letta abbia rispettato il patto, dal momento che era noto a tutti, e quindi anche ad Azione, che il segretario del Pd aveva intese anche con Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e Angelo Bonelli dei Verdi e con Lugi Di Maio e Bruno Tabacci. Se per noi Azione/+Europa fossero state indigeribili, allora non dovevamo neppure sederci al tavolo. Non è che lo scopriamo dopo, o facciamo finta di scoprirlo dopo. Io resto ferma a quel patto con Letta. E’ stata convocata da Benedetto Della Vedova una direzione di +Europa, che ne discuterà e deciderà di conseguenza”.
– Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

 

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