Appunti sul Pnrr e sul Defr, il contributo di Cirillo (PiùEuropa)

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Welfare-Sanità:

“La Regione fa e il governo disfa dimostrandosi ancora una volta ingeneroso, se non ostile, al Mezzogiorno e alle fasce deboli. Il Defr è stato pensato sulla base di uno scenario che sta improvvisamente mutando. Nel documento finanziario c’è un chiaro richiamo al Pnrr per quanto riguarda il Welfare, ma il definanziamento previsto da Fitto pari a 15,9 miliardi avrà serie ripercussioni su quanto pianificato dalla Regione. Il capitolo Sanità è uno dei più indietro nella spesa delle risorse del Piano, con forti ripercussioni sulla riorganizzazione della medicina territoriale e le case di comunità. Si pensi che le nuove strutture di assistenza primaria e prevenzione, fondamentali per anziani e fragili tant’è che scendono a 936, rispetto alle 1.350 previste nella vecchia versione; gli ospedali di comunità passano da 400 a 304, puntando a ristrutturare edifici già esistenti; gli interventi antisismici sulle strutture sanitarie diminuiscono da 109 a 87. A questo si aggiunge che in Italia mancano più di 30.000 medici e il Sistema Sanitario Nazionale è in ginocchio, incapace di far fronte al crescente numero di richieste di assistenza sanitaria. Eppure il governo si ostina a non cancellare i test d’accesso. Prove farlocche con punteggi non chiari e domande non attinenti alle materie oggetto di studio. E’ incomprensibile la scelta di perseverare su una strada che è pericolosa per la tenuta del nostro sistema sanitario pubblico. Un modo per accidentare il percorso di ragazzi e ragazze che pur di avere una possibilità di accesso spendono fior di quattrini per corsi di preparazione ai test d’accesso. Una situazione vergognosa soprattutto per chi non ha grandi possibilità economiche e che vede nella realizzazione del percorso universitario un modo per smuovere quell’ascensore sociale immobile da troppo tempo. L’accesso deve essere libero, garantito a tutti, per questo chiederò l’impegno di Consiglio e Giunta ad attivarsi per promuovere e sostenere iniziative volte a sollecitare un intervento normativo da parte del Governo Nazionale per l’eliminazione di test inutili che fotografano le storture del nostro Paese più che le ‘attitudini’ e la preparazione dei ragazzi che sognano la carriera medica”.

Anche su altri fronti, il Defr fa riferimento al Pnrr: Dissesto idrogeologico
“A pagina 111, quando si parla di dissesto idrogeologico, si legge nel documento: Attuare misure di mitigazione del rischio idrogeologico, sia di tipo strutturale che “non strutturale”, come l’ampliamento del quadro delle conoscenze, delle reti di monitoraggio strumentale e/o di allertamento, allo sviluppo della cultura del rischio nella popolazione, sia in ottica di prevenzione, che di gestione dell’emergenza. La Campania immagina soluzioni e il governo sottrae 1,3 miliardi di euro proprio al contrasto del dissesto idrogeologico, oltre 700 milioni per i servizi sociali delle aree interne, 300 milioni per la riqualificazione dei beni confiscati alla mafia, e soprattutto agli oltre 6 miliardi di interventi nelle aree urbane per la messa in sicurezza del territorio, l’adeguamento degli edifici, l’efficienza energetica e i sistemi di illuminazione pubblica. Mi sembra chiaro chi è dalla parte dei cittadini e chi invece rema contro per tenere da parte un tesoretto da usare nei prossimi mesi per le loro irresponsabili promesse politiche, come la finta flat tax, l’abolizione del super bollo o l’ennesimo sconquasso della spesa pensionistica. Inoltre è interessante trovare nel Defr il riferimento alla tutela dei beni paesaggistici e naturali e arrestare la perdita di biodiversità animale e vegetale proteggendo e ripristinando gli habitat e i sistemi naturali, ricordo che sono due anni che finanziamo l’area marina protetta di Punta Campanella per il Centro Tartanet per complessivi 140.000 e che come maggioranza abbiamo approvato una legge Rete regionale per la conservazione e il monitoraggio delle tartarughe marine e dei cetacei della Regione Campania appostando complessivi 100.000 euro”.
Non meno importante è il lavoro che si sta facendo in materia di Innovazione grazie all’assessore Valeria Fascione. 
“E’ grazie alla visione dell’assessore e al suo impegno che la Giunta Regionale ha recentemente lanciato un bando per le start-up innovative, offrendo contributi significativi per stimolare l’innovazione tecnologica. Questo bando ha permesso a nuove imprese di ricevere un contributo del 80% per investimenti inferiori a 100.000 euro, e un contributo dell’70% per investimenti superiori a tale cifra, fino a un massimo di 350.000 euro. Non sono io a parlare di successo ma i numeri: 900 le domande presentate su avviso startup scad 31/7, con 1400 Startup innovative, la Campania è la terza regione italiana dietro Lombardia e Lazio. E’ al secondo posto in Italia nell’ultimo biennio per tasso di crescita Startup innovative con un + 17,6 contro media nazionale dell’11,7%. E’ la seconda regione per numero di incubatori certificati, sette in totale ed è prima in Italia per tasso di imprenditorialità giovanile pari al 7,7 %, 2,2 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale”.
Sostegno agli studenti:
 
“Infine pongo l’accento sui voucher e sul rifinanziamento per gli abbonamenti gratuiti agli studenti per l’anno scolastico 2023/2024. Un’azione che il governo regionale ripropone dal 2016 per garantire il diritto allo studio e promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico locale. Una misura che intercetta oltre 130.000 richieste ogni anno. Un voucher di 400 euro fino a 15 anni anche con famiglie con più figli. A questo si aggiunge l’impegno nato nel 2015 nell’erogazione delle borse di studio per gli studenti più meritevoli. Siamo partiti da 5 mln di euro e oggi siamo arrivati a 60 mln. Nel 2022 la spesa campana per il sostegno allo studio attraverso le borse di studio è stata la più alta d’Italia. Inoltre, grazie ai voucher, i più giovani avranno e hanno anche accesso allo sport. Un impegno quello della Regione che serve anche a garantire momenti di socialità e integrazione attraverso l’attività sportiva. Tanti i progetti per rilanciare e recuperare anche le strutture sportive a partire dal Collana, la previsione di 10 palestre, piscina, parcheggio per oltre 200 posti auto. Risorse per 40 mln e una scadenza di due anni per completare tutto”.

Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame