Arte, Cirielli (FdI) presenta proposta di legge sul collezionismo minore.

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“Tutti conosciamo l’importanza mondiale che nei secoli e tutt’oggi riveste il collezionismo, grazie al quale è stato possibile creare prestigiose collezioni museali. L’Italia racchiude un notevole patrimonio culturale e storico dell’umanità, tutelato e promosso dalla nostra Costituzione e dal Codice dei beni culturali (Codice Urbani). Partendo da questa premessa riteniamo opportuno attribuire la giusta rilevanza al settore del collezionismo minore che pur differenziandosi dalla categoria del collezionismo d’arte racchiude cimeli e reperti che costituiscono eccellenti testimonianze dell’evoluzione storica e culturale della nostra Nazione. A tal fine si darà vita ad una Fondazione e un museo permanente, nella città di Roma, per promuovere e tutelare il collezionismo minore”. Lo dichiara il Questore della Camera Edmondo Cirielli (FdI) che, questa mattina, presso la sala stampa di Palazzo Montecitorio, ha presentato una proposta di legge sul collezionismo minore.

“Il collezionismo (che va dal settore tessile a quello pittorico fino a quello meccanico/automobilistico e anche sportivo) è presente nella nostra Nazione da secoli, ed attraverso esso si possono conoscere moltissime sfaccettature delle epoche storiche. Tradizioni in fondo mai abbandonate; il collezionismo minore consente di ricercare nel passato le radici, le usanze e soprattutto i valori che sono all’origine della nostra identità. Non solo, rappresenta anche un modo simbolico per individuare e classificare le sensazioni di una comunità nazionale. Mi affascina l’idea della tutela dello Stato che entra anche nell’aspetto tradizionale di una nazione e nel suo essere comunità. Pertanto, oggi, abbiamo presentato la prima proposta di legge, in assoluto, nella storia parlamentare, che mira ad attribuire la giusta dignità a questo fenomeno che registra un notevole indotto economico sia in Italia che a livello internazionale. Di qui la nascita di una Fondazione che possa collegarsi ad associazioni nazionali, senza scopo di lucro, per promuovere mostre ed eventi del collezionismo minore. Mi adopererò affinchè tale proposta venga sostenuta da tutti i gruppi parlamentari che hanno a cuore la storia, la tradizione e la cultura della nostra Patria”. Hanno partecipato alla conferenza stampa, oltre all’on. Cirielli, il presidente dell’associazione “Sant’Anna” Aldo Rossi Mirighi, l’avvocato Carlo Sallustio dello Studio Nunziante Magrone; il consigliere delegato della  Federcalcio Servizi Mauro Grimaldi. A moderare l’incontro l’Avvocato Guido Cecinelli del Collegio di Garanzia del Coni. Soddisfatto il presidente Rossi Merighi: “L’avvento di internet e dei social network in pochi anni ha completamente rivoluzionato il mondo del collezionismo minore: da semplice settore di nicchia è ormai un fenomeno di massa su scala globale. Sta diventando una vera e propria professione soprattutto per le nuove generazioni. Per questo motivo chiediamo di dare voce agli oltre 100 mila collezionisti presenti in Italia mediante l’istituzione di una Fondazione che li tuteli”. Gli fa eco il consigliere Grimaldi: “Quando parliamo di memoria collettiva il riferimento va all’identità culturale di un popolo e di ciascuno di noi. La memoria collettiva è fatta di quotidianità, di piccoli oggetti, non certo delle grandi opere d’arte. Non esiste un collezionismo di seria a e uno di serie b. La preservazione della memoria storica passa attraverso la conservazione di tanti oggetti e più è capillare la rete del collezionismo più la memoria storica viene salvaguardata”.  Nei dettagli della proposta di legge è entrato l’avvocato Sallustio: “Il collezionismo è stato sin qui preso in esame dalla normativa in un’ottica frammentaria, avendo riguardo a singoli profili. È il caso, ad esempio, della tutela dei beni culturali in relazione alle collezioni d’arte. La novità di questo disegno di legge è la definizione e qualificazione quanto meno del collezionismo cd. minore, ma che minore certamente non è per numero di appassionati e per il rilievo culturale e di costume che riveste. Ciò rappresenta un presupposto importante per la sua valorizzazione e promozione come fenomeno culturale e sociale, in quanto strumento privilegiato per conoscere la storia, la cultura e l’evoluzione del costume e della società italiana”.

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