Il consiglio regionale ha approvato la delibera per chiedere il referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata, che aveva avuto l’ok dalla Commissione pochi giorni fa.
Obiettivo della delibera è indire un referendum abrogativo, ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione, della Legge 26 giugno 2024 n. 86, attuativa dell’autonomia differenziata delle Regioni a Statuto Ordinario.
La proposta, che ha come primo firmatario l’esponente Dem Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio Regionale, è stata approvata con il voto a favore del Gruppo Consiliare del PD, dei gruppi di centrosinistra, gruppi misti e M5S.
“L’approvazione di oggi rappresenta un importante risultato – afferma il capogruppo del PD Mario Casillo – quello di oggi è forse il più importante consiglio regionale degli ultimi 14 anni. Possiamo lavorare per anni e approvare le norme più importanti ma non serve a nulla se poi ci troviamo di fronte una legge dello Stato che spacca in due il Paese. Il calo demografico insieme a una riduzione delle risorse rappresenterebbe un colpo durissimo per il sud Italia – continua il capogruppo dem Casillo – Per questo chiediamo ai cittadini di esprimersi attraverso un referendum abrogativo. Andremo in tutte le piazze e in tutte le città a spiegare i danni di questa norma e perché è giusto abolirla”.
“Il Movimento 5 Stelle ha votato convintamente la proposta di deliberazione approvata oggi in merito alla richiesta di indizione di referendum abrogativo della legge Calderoli, contro la quale ci siamo battuti in prima linea sin da subito. La forma di regionalismo introdotta dall’autonomia Spacca-Italia è divisiva e competitiva, totalmente indifferente della cornice solidaristica ed egualitaria delineata dai principi fondamentali della Costituzione. Con questa legge il quadro delle normative statali e regionali diventerà un coacervo ancora più intricato e indecifrabile di quanto non sia oggi. Questa architettura istituzionale sbilenca, traballante e variopinta determinerà la creazione di uno Stato Arlecchino che penalizzerà la Campania e il Sud”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.
“Il Movimento 5 Stelle è per fare tabula rasa di questa legge con la completa abrogazione. Tuttavia, per scongiurare il rischio di inammissibilità delle proposte di referendum abrogativo, avevamo depositato emendamenti e sub-emendamenti volti ad aggiungere, al quesito abrogativo parziale presentato dalla maggioranza, tre quesiti abrogativi parziali ulteriori e distinti, al fine di sottoporre al corpo elettorale singoli e distinti quesiti, aventi ciascuno carattere omogeneo e unitario. Nel dettaglio le nostre proposte miravano a dare maggior peso al ruolo delle Camere nel processo di approvazione delle singole intese, ad abolire la categoria residuale delle materie non LEP e a cancellare la corsia preferenziale creata dalla disposizione che fa salve le procedure già avviate in alcune regioni. Al solo fine di tenere unito e compatto il fronte referendario in tutte le regioni proponenti, abbiamo scelto di ritirarle e votare favorevolmente anche il quesito abrogativo parziale proposto dalla maggioranza regionale. L’autonomia differenziata è provvedimento sciagurato – conclude Ciampi – e noi continueremo a supportare ogni iniziativa utile a ottenerne l’abrogazione”.
“Oggi i Consiglieri Regionali di maggioranza hanno sconfessato De Luca che nel 2018 aveva chiesto l’autonomia differenziata per tutte e 23 le materie e partendo dall’articolo 119 della Costituzione. De Luca era più calderoliano di Calderoli ed oggi i suoi consiglieri hanno recitato la parte dei neoborbonici. Un teatrino della peggiore politica politicante in cui si tenta di menarla in vacca quando ai cittadini è assolutamente evidente che il problema del Sud è proprio questa politica gattopardesca incapace di virtuose gestioni. Oggi la Campania è ultima in tutto e certamente non può essere colpa dell’autonomia differenziata”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania.