Sì dell’Aula della Camera alla mozione del Pd sulle iniziative di competenza del governo in merito alla nomina del Governatore della Banca d’Italia, come riformulato su richiesta del governo. Dalla mozione, anticipata dall’ANSA è stato eliminato il passaggio nel quale si affermava che le crisi “avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione delle crisi bancarie”.
Mattarella, tutelare interessi Paese – Mattarella ritiene che “le prese di posizione riguardanti Bankitalia debbano essere ispirate a esclusivi criteri di salvaguardia dell’autonomia e indipendenza dell’Istituto”. Lo sottolineano fonti parlamentari nel riferire il pensiero del presidente. Le medesime fonti aggiungono che le prese di posizione devono essere “nell’interesse della situazione economica dell’Italia e della tutela del risparmio degli italiani”. A tali principi “deve attenersi l’azione di tutti gli organi della Repubblica, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo”.
Bankitalia: fonti, agito in contatto con governo – “Nella sua azione l’Istituto ha agito in continuo contatto col Governo”. E’ quanto riferiscono ambienti della Banca d’Italia dopo la mozione presentata dal Pd in Parlamento secondo cui l’istituto “fa interamente il suo dovere nelle diverse funzioni che svolge, applicandovi competenza e coscienza. In particolare nella vigilanza bancaria, in questi anni segnati dalla più grave crisi economica della storia moderna d’Italia, ha difeso il risparmio nazionale limitando i danni. Questi non potevano non esserci, data la gravissima condizione dell’economia”. “Alcuni casi di gestione bancaria cattiva o criminale, sono stati contrastati per quanto consentito dalla legge e, quando opportuno, segnalati alla Magistratura” spiegano le stesse fonti secondo cui “nella sua azione l’Istituto ha agito in continuo contatto col Governo. Di tutto questo vi è ampia evidenza anche pubblica”.”La Banca d’Italia sottometterà ogni documento rilevante per i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta e il Governatore Ignazio Visco è pronto a essere ascoltato dalla Commissione quando essa vorrà”. E quanto riferiscono ambienti della Banca d’Italia secondo cui il Governatore ha parlato sul tema col Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario Pierferdinando Casini.
La mozione del Pd – I voti a favore del documento di indirizzo sono stati 213, 97 i contrari, 99 le astensioni. Ad astenersi sono stati i deputati di Fi e Mdp; contro si sono invece espressi quelli di Si, M5S e Fdi. Tutte respinte le altre mozioni, a partire da quella di M5S, che miravano direttamente a impegnare il governo a non confermare il governatore uscente Ignazio Visco alla guida di Bankitalia. Il testo del Pd impegna il governo ‘ad adottare ogni iniziativa utile a rafforzare l’efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario ai fini della tutela del risparmio e della promozione di un maggiore clima di fiducia dei cittadini individuando a tal fine, nell’ambito delle proprie prerogative, la figura più idonea a garantire nuova fiducia nell’Istituto’. Il Pd non entra nel merito di una decisione che spetta al governo e al presidente del Consiglio ma non si può sottrarre da un giudizio e la mozione traccia la necessità di segnare una fase nuova‘. Così il portavoce del Pd Matteo Richetti, a margine di una visita con Renzi a Narni, spiega la mozione Pd.
La mozione del Pd “è fuori da ogni logica, non puoi buttare in piazza la Banca d’Italia così. Quando vedo il partito di maggioranza fare una mozione così, cominciamo a essere fuori come un balcone”. Così Pier Luigi Bersani dopo il voto sulla mozione spiegando che Mdp ha votato “in bianco” perché “il Parlamento può e forse dovrebbe prevedere in meccanismo di nomina che coinvolga le commissioni magari con maggioranze qualificate” ma “finché c’è un’altra procedura, se c’è un minimo di senso delle istituzioni dobbiamo rispettarla”.
Renzi, responsabilità devono essere valutate – “La mia opinione sul passato è che nelle vicende delle banche tante responsabilità che hanno avuto anche i vertici di Banca d’Italia sono argomenti che devono essere valutati. Il Pd non è certo responsabile della crisi delle banche, spero che anche altri possano dire altrettanto”. Lo ha detto il leader del Pd, Matteo Renzi a Radio 105 Matrix. (ANSA)