Campania, affluenza ai minimi storici e affermazione M5S. Fuori Di Maio, Carfagna, Bonavitacola e Ruotolo.

Italian Foreign Minister and leader of Civic Commitment, Luigi Di Maio, votes in a polling station, Naples, Italy, 25 September 2022. Italy holds its general snap election on 25 September following its Prime Minister's resignation in July. Final results are expected to be announced on 26 September. ANSA / Cesare Abbate
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Napoli a trazione 5 Stelle: quando ci si avvia al risultato definitivo dello spoglio per il proporzionale nella circoscrizione Campania 1, che comprende la città di Napoli, il primo partito è il Movimento 5 Stelle che supera il 41 per cento, davanti alla coalizione di centrodestra al 26,9 ed a quella di centro sinistra, al 21,6.

Secondo partito è il Pd con il 14,4, poi Fratelli d’Italia al 13,8.

Poi Forza Italia al 9,3, Azione e Italia Viva al 5,5. La Lega di Salvini è sotto il 3, Unione Popolare di de Magistris al 2,7. In Campania 2, che comprende Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, primato di partito sempre al Movimento 5 Stella ma si afferma il centro destra aggregato con il 38,2 davanti al partito di Conte, al 27,7, terzo il centro sinistra col 22,2. Stessa ‘geografia’ al Senato. A Napoli si afferma il Movimento 5 Stelle, nella circoscrizione che raggruppa le altre province la colazione di centro destra ma è sempre il Movimento il primo partito.

In Campania c’erano diversi collegi considerati contendibili.

Tutti sono andati a candidati del Movimento 5 Stelle. Al Senato, Napoli U04, che comprende quasi tutto il capoluogo, vince Ada Lopreiato del Movimento 5 Stelle col 40,2. Sconfitti Valeria Valente, uscente, del Pd, al 25,4 e il capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale, Stefano Caldoro, al 22,3.

Clamorosa la bocciatura di Luigi Di Maio, finito secondo nel suo collegio, dove si afferma nettamente l’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S), oltre il 40 per cento mentre Di Maio supera di poco il 24 per cento. Quarta Mara Carfagna al 6,7, nettamente superata anche da Maria Rosaria Rossi, del centro destra, che supera il 22.

Va sempre ai 5 Stelle un altro collegio incerto, quello di Napoli San Carlo. Netta vittoria di Dario Carotenuto, al 45,5.

Supera Ferrandelli (Pd), al 23,9 e Pecoraro (centrodestra) al 20,2. Qui c’era in lizza l’ex sindaco Luigi de Magistris, fermatosi al 3,5. A Giugliano la spunta Antonio Caso, al 42,6, in quota M5S. A Torre del Greco vince l’attore Gaetano Amato, 5 Stelle, al 34,3 che supera di un’incollatura Annarita Patriarca, consigliera regionale di Forza Italia ferma al 34. Non ce la fa a essere rieletto il giornalista Sandro Ruotolo che ottiene il 21,8. Non rieletto nemmeno Paolo Siani, fratello di Giancarlo, il giornalista ucciso dalla camorra che nel suo collegio di Acerra si ferma al 23,6. Va male a Casoria per l’ex ministro Vincenzo Spadafora, ora con Impegno Civico di Di Maio, che si ferma al 19. Si impone Pasqualino Penza, del Movimento 5 Stelle, al 47,5. Bocciato il vice presidente della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, molto vicino al governatore Vincenzo De Luca, secondo nel collegio di Salerno, non eletto il fratello del sindaco pescatore, Angelo Vassallo, si afferma invece Gianfranco Rotondi. Drammatico il dato dell’astensionismo che a Napoli città tocca una cifra record. Alle urne è andato meno della metà degli elettori, il 49,74% degli elettori rispetto al 60,52 delle precedenti Politiche del 2018. In tendenza il dato regionale dove l’affluenza segna un calo del 18 per cento. La Campania è terz’ultima per votanti, davanti solo a Calabria e Sardegna. (ANSA).

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