La prossima settimana nascerà ufficialmente la ‘quarta gamba’ del centrodestra. Lunedì i ‘soci costituenti’ andranno dal notaio per firmare l’atto costitutivo. Allo stato, della partita sono i ‘civici’ di Enrico Zanetti, Direzione Italia di Raffaele Fitto, ‘Fare!’ di Flavio Tosi, i liberali di Enrico Costa, ‘Idea’ di Gaetano Quagliariello, gli ex Ap di Maurizio Lupi e Roberto Formigoni e Cantiere popolare di Saverio Romano. Ma potrebbero esserci altre adesioni. Ancora non si è capito se l’ala cattolica formata dall’Udc di Lorenzo Cesa e l’Udeur di Clemente Mastella, mollerà sulla difesa ad libitum dello scudocrociato e se ‘Energie per l’Italia’ di Stefano Parisi davvero correrà da sola alle prossime politiche.
Le trattative, riferiscono i pontieri al lavoro, non sono ancora concluse. Molto dipenderà anche dal numero di seggi a disposizione e dalla volontà di Silvio Berlusconi, vero king maker dell’operazione di allargamento della coalizione. Sino a lunedì, inoltre, si terranno incontri e contatti informali tra i leader della nascente aggregazione di centro, per definire simbolo e nome e mettere a punto una prima griglia delle candidature della futura lista unica.
Tra i nodi da sciogliere sul tavolo, poi, c’è sempre quello della raccolta delle firme, qualora si andasse alle urne ai primi di marzo. Per evitare questa incombenza, infatti, molti parlamentari stanno confluendo sotto le insegne di Scelta civica di Enrico Zanetti, l’ex partito di Mario Monti, provvisto di simbolo che ora si trova a vestire i panni dell’uomo ponte verso la nuova formazione moderata di centro. Questa esigenza preoccupa anche Lupi, appena divorziato da Angelino Alfano e privo di un suo gruppo e simbolo (quelli di Ap e di Ncd appartengono al ministro degli Esteri, che difficilmente li cederà).
Per superare l’impasse, Lupi può solo chiedere a Zanetti di ‘accollarsi’ i suoi fedelissimi e lasciare il gruppo Ap per iscriversi a quello di Sc, appunto. Non a caso, nei giorni scorsi già cinque deputati pronti ad aderire alla ‘quarta gamba’ sono passati dal Misto a quello di Scelta civica-Ala per la Costituente liberale e popolare-Maie. Si tratta di Costa, l’ex ministro degli Affari regionali e principale sponsor dell’operazione, dei tosiani di ‘Fare!’ Matteo Bragantini e Emanuele Prataviera, degli esponenti di ‘Idea’, Eugenia Roccella e Vincenzo Piso.