“Con Romano Prodi stamattina abbiamo avuto un incontro molto positivo”. Lo dice Piero Fassino in una intervista a ‘Democratica’. “Prodi, il padre dell’Ulivo e del Pd, condivide e apprezza l’iniziativa che stiamo perseguendo e che sto personalmente conducendo per una comune strategia del centrosinistra -dice Fassino-. Anche incoraggiato da questo incontro proseguo ora i miei colloqui. Dopo l’incontro di lunedì con Emma Bonino, Magi e Della Vedova, ieri ho incontrato i rappresentanti di Italia dei Valori, Socialisti italiani, Democrazia Solidale; domani vedrò i Verdi e entro la settimana Giuliano Pisapia e i dirigenti di Campo progressista”.
“Nei colloqui finora svolti ho registrato in tutti una grande consapevolezza della posta in gioco e della necessità di mettere in campo un centrosinistra largo che presenti agli italiani un’offerta credibile. E tutti sono consapevoli della necessità di superare le divisioni che ci sono e ricomporre una unità’ che corrisponda al sentimento e alle aspettative della nostra gente”, spiega il mediatore incaricato da Matteo Renzi per le alleanze a sinistra del Pd.
“Io penso che un programma coerente e credibile sia possibile. Per questo lavoro proseguendo nella tessitura di questa tela. Una volta concluso questo primo giro di incontri politici, ce ne sarà un secondo più concentrato sul programma, la famosa ‘pagina bianca’ da scrivere insieme, come ha detto Renzi”.
Fassino, tra l’altro, accenna alla question dello ius soli e del biotestamento: “E’ chiaro naturalmente che l’approvazione di quelle due leggi renderebbe anche evidente che esiste già un centrosinistra coeso, e questo non potrebbe che essere utile”.
A proposito di Mdp, Fassino poi spiega: “Non mi spavento delle parole… La domanda che sale dal popolo di centrosinistra è una domanda di unità, non di divisione. Tutti dovrebbero tenerne conto”, ma “anche se Mdp non fosse disponibile costruiremmo comunque un campo di forze largo per vincere la sfida delle elezioni”.