“Alla luce del taglio delle indennità e dell’annunciata decurtazione di un quinto dello stipendio per il recupero di tutti gli arretrati, stiamo assistendo, nel momento peggiore dell’emergenza sanitaria in Campania, a un’inevitabile ⁰emigrazione dei medici del 118. Di fronte al rischio di ritrovarci completamente sprovvisti del personale medico che, fin dal primo giorno di pandemia, è sempre stato in prima linea, reputo gravissima oggi l’assenza della Regione Campania in occasione dell’audizione in Commissione Sanità, che ho personalmente richiesto da oltre un mese e mezzo, sulla gravissima situazione in cui versano gli operatori del 118”. Lo ha dichiarato la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino.
“Da cinque anni mi batto a difesa del servizio di emergenza urgenza, dei medici e di tutti gli operatori che vi lavorano, in condizioni rischiosissime. Chiedo – sottolinea Ciarambino – che il Consiglio regionale approvi la risoluzione che ho già depositato, per revocare la sospensione delle indennità per lavoro usurante fino ad oggi erogate. Allo stesso tempo le Asl dovranno provvedere ad annullare le note in cui chiedono la restituzione degli importi erogati in un’unica soluzione e al lordo, in contraddizione con quanto disciplinato a livello nazionale. Azioni messe in atto in assenza di decreti ingiuntivi o sentenze, ma sulla base di un semplice parere della Corte dei Conti. È il momento – conclude la vicepresidente del Consiglio regionale – di affrontare, con legge regionale, il tema della complessiva ristrutturazione del 118 e l’eventuale passaggio dalle convenzioni per l’internalizzazione del servizio, così da porre fine, una volta per tutte, alla babele contrattuale che ha di fatto depotenziato l’emergenza urgenza in Campania”.