E’ sconcertante che il ministro Bonafede voglia continuare a mantenere l’impunità per i politici che hanno riportato condanne, seppur non definitive, per il reato di tentata concussione”. Così il Questore della Camera Edmondo Cirielli (FdI) commenta la risposta ricevuta dal sottosegretario all’Interno, Achille Variati, all’interrogazione da lui inviata, nei mesi scorsi, ai Ministeri di Giustizia e Interno per richiedere una modifica alla disciplina attualmente in vigore, in materia di sospensione delle cariche elettive per gli amministratori locali. L’esponente del Governo Pd-M5S, infatti, conferma che “il Ministero della Giustizia ha comunicato che, allo stato, non sono allo studio iniziative legislative volte alla modifica della normativa vigente”. Per il parlamentare di FdI “non è accettabile che tale sospensione (prevista dall’art.11 del decreto legislativo n.235 del 2012 e come sancito anche dalla Corte di Cassazione sulla base di sentenze antecedenti alla Legge Severino) non venga applicata nell’ipotesi per il grave reato di tentata concussione. Si tratta – denuncia Cirielli – di un grave vulnus in quanto la commissione di un reato tentato, soprattutto nel caso della tentata concussione, compromette l’imparzialità e la credibilità della P.A ed esprime un’elevata carica delinquenziale. Tale normativa giuridica, dunque, potrebbe continuare ad essere troppo favorevole a quei politici e amministratori corrotti e infedeli al buon andamento della P.A. Sarebbe opportuno che il ministro Bonafede, che in parlamento e sui giornali si vanta di essere il paladino della giustizia e della lotta alla corruzione, intervenga urgentemente sotto il profilo legislativo per estendere la sospensione delle cariche elettive anche ai casi riguardanti i più gravi delitti tentati contro la P.A. Altrimenti si corre il rischio di favorire chi, ad esempio, come l’attuale sindaco di Sarno Giuseppe Canfora, continua ad amministrare la sua città nonostante, lo scorso 27 settembre, sia stato condannato, in primo grado, a due anni di reclusione dalla prima sezione penale del tribunale di Salerno, per tentata concussione ai danni dell’ex presidente del Consorzio Asi. Guarda caso – conclude Cirielli – il primo cittadino è un esponente del Pd, alleato di governo di Bonafede e del M5S, che probabilmente saranno anche futuri alleati alle prossime regionali in Campania”.
Cirielli: Bonafede mantiene impuniti i tentativi di concussione verso la PA.
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