“Credo – ha detto sollecitato dal direttore – che la politica debba esserci, senza ipocrisie, con le sue bandiere, i suoi uomini e le idee. Bisognerà, poi, consolidare un percorso comune con le liste civiche e l’associazionismo”.
Caldoro è poi tornato sul tema “il civismo, quello vero, che nasce dalla società è un valore aggiunto. Altra cosa è alimentare, a destra ed a sinistra, percorsi poco chiari, non trasparenti, altra cosa è il sottobosco, le liste di interesse solo per eleggere un consigliere, così si favorisce l’instabilità istituzionale. La cosa peggiore è quella di dare spazio ai trasformisti”.
Sulle polemiche del centrosinistra “Ora che Maresca, con l’aspettativa, ha levato argomenti strumentali alla sinistra si parte con una candidatura che raccoglie entusiasmo e consensi”.
Ad una domanda sugli altri nomi che erano in campo ha detto “Con Sergio Rastrelli sarebbe passata una scelta più identitaria, con quella di Riccardo Monti l’idea di un manager ed economista di caratura nazionale. Ora bisognerà fare, insieme, squadra”