“Il candidato a sindaco di Napoli di Pd e M5S Gaetano Manfredi, benedetto nei giorni scorsi anche dal governatore De Luca, non ha rinunciato alla prescrizione nell’ambito dell’inchiesta della Procura de L’Aquila, che lo ha visto indagato con l’accusa di falso ideologico in atto pubblico, per i crolli verificatisi a Cese di Preturo dopo la ricostruzione post-terremoto. I grillini, ipocriti paladini della legalità, non hanno nulla da dire?”.
Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Stiamo parlando di una vicenda molto seria, in quanto il professore Manfredi, è stato accusato nel 2019 di aver redatto, come componente della commissione collaudo statico, una relazione ritenuta falsa dagli inquirenti sui materiali utilizzati per la ricostruzione di alcune case crollate nella frazione del capoluogo abruzzese. Il processo, però, non è stato istruito per presunti contrattempi ed errori tecnici. Per questo – annuncia Cirielli – chiederò al ministro della Giustizia Marta Cartabia un’ispezione ministeriale per accertare i reali motivi dei ritardi che hanno portato alla prescrizione. Per chi si candida oggi a guidare una importante città come Napoli sarebbe stato un bel esempio di trasparenza e legalità se vi avesse rinunciato. E, invece, non lo ha fatto. Come mai? Ci piacerebbe saperlo. Alla faccia del “fine processo mai” da sempre sbandierato ai quattro venti dai suoi amici dei Cinque Stelle” conclude Cirielli.