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Confcommercio lancia le sue proposte, i suoi progetti, le sue soluzioni ai candidati sindaco di Napoli per superare questa fase di grave crisi e proporre un rilancio necessario per la cittadinanza e per le imprese.
L’iniziativa proviene dal settore del terziario avanzato in che a Napoli e provincia rappresenta oltre il 65% del Pil, una fetta rilevantissima dell’economia dell’area metropolitana della città alla quale il candidato sindaco Antonio Bassolino ha risposto con il consueto entusiasmo con fermezza, con una grande carica.
Il presidente di Confcommercio Napoli Carla della Corte, che compie un anno ai vertici dell’ente di via Medina, ha sottolineato “l’entusiasmo con il quale si parte in questi confronti grazie anche all’energia che Antonio Bassolino ha certamente mostrato in questo primo incontro che precede quello con gli altri candidati sindaco. In primo luogo noi chiediamo di essere una controparte coinvolta nei processi decisionali che riguarderanno Napoli per poter affrontare e risolvere insieme i tanti problemi di mobilità, organizzazione dei distretti commerciali, riqualificazione del territorio, rapporti con le municipalità”.
Numerose le istanze che sono arrivate dai rappresentanti di Confcommercio a partire dalla necessità di “ritrovare un rapporto forte con il porto, con la logistica e più in generale con il mare”, come sottolineato da Pasquale Legora De Feo, così come “l’urgenza di combattere l’abusivismo nel campo del turismo e di rielaborare una tassa di soggiorno in favore del settore” come osservato da Antonio Izzo di Federalberghi. Tra le varie richieste quella forte di Luigi Muto, vice presidente di Confcommercio, “di ristabilire un ruolo importante del Comune in campo sanitario e di rilanciare anche la pubblica amministrazione”, settori fondamentali “per avere quel decoro urbano necessario per poter accogliere i cittadini che vogliono acquistare nei negozi e per i turisti che visitano la città”, come segnalato dalla presidente di Federmoda Roberta Bacarelli e un rilancio anche in chiave “del divertimento, dello star bene, della movida buona con tutte le regole che vanno rispettate e per consentire ai cittadini e ai turisti di vivere bene e alle imprese di crescere”, come ha osservato Massimo Di Porzio di FIPE.
Antonio Bassolino non si è sottratto e ha rilanciato in primo luogo sottolineando che “il sindaco deve sapersi riprendere il proprio ruolo unico e importantissimo, riappropriandosi di doveri ma anche di diritti, facendosi carico delle proprie responsabilità avendo per esempio a disposizione un’arma potente come l’ordinanza sindacale con la quale prende la responsabilità di ogni intervento urgente in tema di autorità sanitaria e non solo. Ascoltare tutti però poi bisogna decidere anche da soli come quando io decisi di chiudere, contro l’opinione dei più, piazza Plebiscito”.
Bassolino ha sottolineato che “certamente è necessario un patto per Napoli ma il patto deve essere siglato con il governo attuale e non solo con quelli del governo precedente e dunque bisogna dialogare con i ministri Brunetta e Carfagna, con Giorgetti e Speranza e il dialogo tra istituzioni è fondamentale come ho sempre fatto anche in passato affinché vi sia un clima giusto per rilanciare la nostra città che è scassata fisicamente e quindi bisogna lavorare duramente a partire dalle buche. Bisognerà fare un grande lavoro di ricostruzione ma siamo molto fiduciosi perché la congiuntura attuale consente anche di avere tante risorse potenzialmente a disposizione a partire dal PNRR che dura cinque anni esattamente quanto dura in carico il sindaco. Dunque dopo aver fatto il sindaco del G7 adesso ci sarà il sindaco del PNRR per prendersi cura di questa città che bisogna riparare, ricucire, rilanciare”.
Dalla prossima sesettimana proseguiranno gli incontri dei candidati sindaco nella sede di Confcommercio Napoli.