Consiglio Comunale, approvato progetto impianto di compostaggio a Ponticelli. Critiche da Maresca: stiamo approvando una cosa che non si può fare.

Nella sala dei baroni del Maschio Angioino di Napoli la presentazione della giunta comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, 22 ottobre 2021. ANSA / CIRO FUSCO
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Con 32 consiglieri presenti, è iniziata alla Sala dei Baroni la seduta del Consiglio Comunale presieduta da Vincenza Amato. La prima parte è stata dedicata agli interventi dei consiglieri su questioni urgenti (previsti dall’articolo 37 del regolamento).

Prima di passare alle delibere all’ordine dei lavori, si sono svolti alcuni interventi su questioni urgenti. Sono intervenuti i consiglieri:

Aniello Esposito (PD) che, lamentando l’assenza in Aula dell’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Cosenza, ha espresso la necessità di ripensare alle aziende partecipate e, in particolare, a quelle del trasporto pubblico e al management dell’Anm. Esposito ha espresso perplessità su una procedura concorsuale indetta dalla precedente Amministrazione, del tutto insufficiente rispetto alle vere esigenze dell’azienda e della città; una procedura che peraltro non tiene conto delle professionalità presenti in azienda e che quindi andrebbe bloccata e ritirata.

Antonio Bassolino (Misto) ha affrontato il tema dei senza fissa dimora, che in questo periodo dell’anno diventa particolarmente rilevante, soprattutto in piazza Garibaldi. Una situazione che è del tutto fuori controllo, sia all’interno della stazione che delle strade limitrofe. Bisogna capire come intervenire, perché le condizioni di vita di queste persone sono ingiuste prima di tutto per loro. È evidente la sproporzione tra i luoghi di accoglienza e il numero dei senza fissa dimora, aumentato notevolmente con la pandemia; occorrerebbero più dormitori e una maggiore assistenza, perciò il tema va approfondito in Commissione Politiche Sociali.

Gennaro Acampora (PD) ha ricordato il tragico incidente automobilistico di qualche sera fa in via Miano, dove ha perso la vita un giovane. L’incidente è avvenuto in un orario di traffico ordinario, ed è significativo che l’Amministrazione firmi in queste ore con l’Aci Napoli un protocollo d’intesa sulla mobilità responsabile. Occorre un sempre maggiore impegno infrastrutturale e sociale per impedire che ci siano altre vittime della strada, ha concluso.

Nino Simeone (Napoli Libera) ha denunciato la situazione di caos della zona ospedaliera, alimentato anche dagli orari dei turni di lavoro dei dipendenti dei nosocomi, un tema sul quale occorrerebbe coinvolgere i vertici organizzativi per verificare la possibilità di uno slittamento degli orari. Simeone ha poi toccato diverse questioni: il furto di rame avvenuto nella Galleria Vittoria, la festa di Capodanno, le luminarie del Vomero, che andrebbero smontate per consentire la potatura degli alberi. Infine, ha sollecitato la corresponsione dei premi legati alle performance 2020 dei dipendenti, ma resta la necessità di facilitare il dialogo tra i consiglieri, la Giunta e il Direttore generale.

Toti Lange (Misto) ha ricordato l’importanza di non abbassare lo sguardo sul problema dei senzatetto. Lasciano perplessi, ha affermato, le dichiarazioni rilasciate in merito dall’assessore al Welfare. L’Amministrazione dovrebbe riuscire a rendere efficienti le tante energie che in città si occupano dell’assistenza agli homeless: è una emergenza che ormai si ripete annualmente e sulla quale bisogna prendere provvedimenti seri. Ha quindi lanciato un appello affinché si convochino subito tutti i soggetti operanti nel settore. Sulle iniziative natalizie in città ha auspicato di non cadere nel “commissariamento” regionale della città: va rivendicata l’autonomia della città con decisioni guidate dal buon senso, nel rispetto della sicurezza dei cittadini. Ha concluso ricordando la situazione dei 77 lavoratori dell’Ippodromo di Agnano licenziati all’improvviso, in una situazione tragica per l’azienda.

Iris Savastano (Forza Italia) si è fatta portavoce della richiesta dell’associazione “Scuole aperte Campania” rispetto ai propositi dell’Amministrazione sulla gestione delle prossime allerte meteo e sugli interventi da effettuare sulle alberature e sugli edifici scolastici per garantire la continuità dell’istruzione.

Il consigliere aggiunto Savary Ravendra ha parlato ddllo spirito di integrazione, caposaldo della democrazia, che porta Napoli tra le poche città si Italia a prevedere la figura del consigliere aggiunto. Ha auspicato un cambio di passo e ha posto l’attenzione sulla mancanza di formazione sulla lingua italiana per molti immigrati, un limite oggettivo per l’inserimento lavorativo nella società cittadina. Servono scuole gratuite per gli immigrati in regola, così come corsi di formazione professionale, perché gli immigrati non chiedono altro che di integrarsi e partecipare attivamente alla vita della collettività.

Giorgio Longobardi (Fratelli d’Italia) è intervenuto sulla discesa di fango che dalla collina dei Camaldoli si riversa su Pianura, un fenomeno che in passato era contenuto grazie all’intervento di mezzi dell’autoparco comunale e che ora invece sta peggiorando, con gravi ricadute sulla vita dei residenti. Flavia Sorrentino (Movimento 5 Stelle) ha espresso la preoccupazione di alcuni operatori economici della città in prossimità di alcune scadenze importanti: il 31 dicembre scade il provvedimento nazionale che ha consentito il rilascio di occupazioni di suolo pubblico in deroga alla normativa nazionale. È importante ricordare l’importante lavoro svolto anche in collaborazione con il Diarc e la Soprintendenza per stabilire linee guida per l’occupazione di suolo pubblico; bisogna quindi definire con una delibera di Giunta almeno le tariffe base, anche per venire incontro alle esigenze degli operatori mercatali dopo un biennio così difficile. Avvicinandosi il 24 dicembre, che i giovani tradizionalmente festeggiano con un brindisi in strada, è importante che qualunque decisione presa in nome della sicurezza preveda il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Infine, ha chiesto rapide iniziative dell’Amministrazione per accelerare le procedure per lo svolgimento delle fiere natalizie e dei mercati a chilometro zero, ed ha auspicato maggiore sinergia in futuro per evitare eventi spiacevoli come quello delle luminarie del Vomero.

Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) risposte più rapide dell’Amministrazione alle sollecitazioni dei consiglieri alleggerirebbero gli interventi ai sensi dell’articolo 37. È il caso della vicenda delle assunzioni in Anm, segnalate all’assessore Cosenza con una Pec con la richiesta di revoca del bando in attesa di una riorganizzazione più ampia delle partecipate. Cilenti ha poi condiviso l’allarme sui senza fissa dimora lanciato dai colleghi consiglieri che lo hanno preceduto, invitando a una maggiore collaborazione con il mondo dell’associazionismo.

Salvatore Guangi (Forza Italia) è tornato sul tema del bando di concorso pubblicato da qualche giorno dall’Anm; rivolgendosi all’assessore Mancuso, ha espresso perplessità anche per l’assunzione di 60 interinali in Asìa. Ha espresso l’idea che occorra mettere da parte la scelta delle assunzioni interinali e procedere ad assunzioni stabili. Ha infine espresso apprezzamento per l’attenzione dedicata dagli assessori ai temi sollevati dai consiglieri negli interventi urgenti.

Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde) ha denunciato la situazione di rumore causato dalla musica ad alto volume che affligge molti quartieri della città; una situazione di anarchia che richiede interventi rapidi, perché sta peggiorando la qualità della vita di molti cittadini. Ha poi denunciato lo squilibrio dell’assegnazione di personale neo assunto tra uffici centrali e Municipalità, un dato che incide sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini.

Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) è intervenuto per ricordare la necessità di portare avanti la battaglia di civiltà sulla vivibilità a Napoli. Sul tema dell’occupazione di suolo pubblico ha evidenziato le anomalie che si registrano sia sul piano sanitario che su quello della collocazione di alcuni manufatti. Bisogna evitare l’invasione del territorio, ha detto, che impedisce anche la viabilità. Ha poi condiviso le osservazioni del consigliere Carbone sulla situazione dei quartieri centrali, dove impazza la musica ad alto volume a dispetto della pace e della tranquillità dei residenti. Sull’impiantistica sportiva ha invitato l’Amministrazione a considerare un decreto legislativo del 2020 che detta misure in tema di ristrutturazione degli impianti.

Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) sul tema dei senza fissa dimora ha invitato a convocare il tavolo delle associazioni per coordinare gli interventi necessari, anche con il coinvolgimento della Protezione civile regionale e pensando a utilizzare l’Albergo dei Poveri. Sull’Ippodromo di Agnano, ha aggiunto, va assicurata nell’immediato una proroga in attesa di decidere se vendere la struttura o pensare a un suo rilancio. Occorre poi garantire ad ABC i finanziamenti ai quali ha diritto, che hanno una scadenza fissata alla fine dell’anno. Questo perché si tratta di risorse importanti da impiegare nell’ammodernamento della rete, visto che i fondi previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza non potranno essere destinati all’azienda di risorse idriche della città.

Rosario Palumbo (Cambiamo!) ha parlato della situazione del ponte di via Nuova San Rocco. Due le perplessità espresse: alcuni cedimenti segnalati nei giorni scorsi, rispetto ai quali sarebbe opportuno avere un monitoraggio; il ponte, inoltre, è noto per i tanti suicidi che si sono verificati negli anni; è necessario realizzare una adeguata barriera protettiva per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.

Dopo gli interventi su questioni urgenti, la presidente Amato ha introdotto la prima delibera all’ordine dei lavori di oggi, la n. 473 del 7 ottobre 2021, approvata dalla Giunta con i poteri del Consiglio per una variazione al bilancio di previsione 2021-2023 per l’applicazione di una quota di avanzo vincolato per l’importo complessivo di curo 22.645.517,03 (fondi annualità 2017-2018-2019).

L’assessore all’Ambiente, Paolo Mancuso, ha illustrato il provvedimento spiegando che si inserisce nell’ambito della strategia di riduzione dei rifiuti definita dalla Regione Campania, che prevede per la città di Napoli la realizzazione di tre impianti di compostaggio. La precedente Amministrazione individuò Ponticelli come area per il primo impianto, su una proprietà della Regione ceduta in comodato d’uso al Comune. La delibera è corredata di tutte le autorizzazioni necessarie rilasciate dagli enti competenti e dei dati progettuali dell’impianto, con l’indicazione delle caratteristiche, tra le quali le fasi di lavorazione del rifiuto, che si svolgono tutte all’interno e sotto controllo costante. Si comprendono i timori dei cittadini rispetto a questi temi, anche alla luce della grave emergenza che ha colpito la città negli anni passati, ma questo conferma che la scelta non può che essere quella della presa in carico del rifiuto e della gestione industriale dell’azienda partecipata. Il costo del progetto, inoltre, è aumentato del 30 per cento, e per questo occorrerà approvare una successiva variazione di bilancio. Si tratta, ha ricordato Mancuso, solo del primo dei tre impianti di cui la città dovrà dotarsi. Solo in questo modo si potrà evitare che la Regione continui a pagare multe milionarie all’Unione Europea per il divieto di trasportare rifiuti fuori dal territorio in cui sono prodotti.

Nel dibattito sono intervenuti molti consiglieri.

Nino Simeone (Napoli Libera) ha parlato di una scelta politica importante, improntata alla necessità di dare benefici ai cittadini con impianti che sono un investimento; la commissione consiliare sarà la sede naturale per discutere il tema dei siti di compostaggio; la città ne ha bisogno e così si mettono i cittadini su un piano di uguaglianza. Poi si dovrà discutere di un piano rifiuti e definire i meccanismi della differenziata in tutti i quartieri della città. Il gruppo di Napoli Libera, ha concluso, voterà la delibera come atto dovuto, ma la discussione politica resta aperta.

Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha lamentato che tutti i problemi della città si vogliono risolvere sempre nella stessa parte della città, dove 120mila abitanti si sentono ormai fuori da ogni consesso democratico. Il sito di compostaggio va certamente fatto, ma ridando dignità a quel territorio. La Municipalità 6 va “ripensata”. L’Amministrazione deve individuare una vocazione per quell’area, che non può essere la “risulta” della città. Questa è la sfida, ha concluso: mettere in campo iniziative che parlino di una vocazione nuova, vera; pensare a un piano di sviluppo concreto.

Claudio Cecere (Misto) ha ricordato di essersi espresso in maniera critica contro la scelta di Ponticelli già al momento dell’individuazione del sito. Ha proposto per il futuro la realizzazione di siti più piccoli da dislocare in diversi punti della città. Ha quindi annunciato che non voterà la delibera perché contrario al metodo adottato.

Aniello Esposito (PD) ha parlato di una delibera ereditata dalla precedente Amministrazione, che ha voluto individuare Ponticelli come luogo di installazione di questo impianto. Non si tratta di essere contrari a questo tipo di impianti né di voler rischiare di perdere finanziamenti. Si tratta piuttosto di una critica a una scelta che ricade su un territorio sempre mortificato dalle scelte delle Amministrazioni che lì hanno collocato insediamenti con forte impatto sul territorio e sulla qualità della vita della popolazione. Va benissimo realizzare tre impianti di compostaggio e garantire alla città la sua autonomia in materia di trattamento dell’umido, ma le decisioni vanno condivise con la città. Il Partito Democratico, ha annunciato Esposito, voterà a favore auspicando adeguati ristori e un impegno dell’azienda di rifiuti urbani, che a Ponticelli manca.

Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde) ha auspicato l’avvio di una nuova stagione di dialettica politica, che tenga veramente conto dei territori e delle loro esigenze e peculiarità in materia di ambiente e transizione ecologica. Molti i dubbi sul documento: il parere negativo della Soprintendenza, ad esempio. Ma oggi è il tempo delle responsabilità, ha concluso; occorrono una corretta gestione e il controllo di tutto il processo. Per farlo si può solo partire dall’ascolto dei territori e dal monitoraggio degli odori.

Per Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) la delibera, che non è solo tecnica, impone un ragionamento sulla diffidenza che serpeggia sulla possibilità di realizzare un sito di stoccaggio in città. I cittadini sono sfiduciati da decenni di cattiva amministrazione dei rifiuti, un tema che peraltro vede forte il coinvolgimento malavitoso. Ha annunciato voto favorevole alla delibera proprio in nome del rinnovamento di un patto di fiducia con la cittadinanza: i cittadini residenti non devono essere danneggiati e hanno bisogno di garanzie affinché questo non sia l’ennesimo progetto non decollato nell’area Est.

Toti Lange (Misto) ha definito positivo l’atteggiamento dei colleghi che lo hanno preceduto, considerandolo frutto della fine della contrapposizione tra fazioni. L’atto va votato con convinzione e vanno riconosciute adeguate misure di compensazione, ma senza dimenticare che questo processo va portato a compimento e vanno adeguatamente informati i cittadini di quel territorio perché comprendano che da questa novità può nascere un’opportunità per il territorio.

Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) ha rilevato la novità dell’impianto della delibera che prevede un modello di partecipazione. Questo impianto non deve essere unico, e gli anni a venire vanno utilizzati bene per individuare i nuovi siti. La vera sfida è il completamento del ciclo integrato dei rifiuti, in questo modo questo sarà solo il punto di partenza per altre scelte analoghe. Borriello ha annunciato il voto favorevole del gruppo dei 5 Stelle, auspicando però sul tema dei rifiuti un ampio confronto con la città.

Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha evidenziato la delicatezza del tema, che merita totale attenzione. Assurdo e intollerabile che si paghi il massimo della tariffa in Italia, in mancanza di un ciclo virtuoso dei rifiuti. Questa è quindi una opportunità da non perdere, che farà da apripista alla realizzazione di altri impianti. Ai cittadini bisognerà comunicare in modo efficace, rassicurarli, far loro capire che l’impianto di compostaggio è un alleato per la città. Ha quindi annunciato il voto favorevole de suo gruppo.

Per Catello Maresca (Gruppo Maresca) non si tratta solo della ratifica di una delibera della precedente amministrazione, ma di una precisa scelta politica, una scelta da fare in corso d’opera, sulla quale non si può decidere sommariamente e della quale bisogna assumersi tutte le responsabilità. Ci sono infatti molti dubbi su questo documento: un parere negativo della soprintendenza, una modifica del Piano Regolatore. Stiamo approvando una cosa che non si può fare, ha continuato, e non è vero ciò che si dice, che dobbiamo fare per forza qualcosa a un giorno dalla scadenza perché altrimenti si perdono i fondi. Intanto quei fondi non basteranno, ha precisato, e poi il piano di fattibilità tecnica ed economica del sito è stato fatto da Asìa, la stessa società il cui management molti della stessa maggioranza intendono riformare. Oltre alle perplessità tecniche, ci sono i dubbi politici anche in quei gruppi politici che, in campagna elettorale, proprio da Napoli Est hanno promesso di ripartire. Ha concluso dicendo di aspettare la replica dell’assessore per decidere sul voto, ma in ogni caso serve da subito un chiaro impegno politico su come si intende proseguire.

Iris Savastano (Forza Italia) ha spiegato di aver analizzato in modo approfondito la delibera, concordando sulla necessità di una politica adeguata del ciclo dei rifiuti. Ma occorre farlo adottando una strategia diversa da quella proposta oggi, che parte dal l’assunto che la città sia pronta per dotarsi di un impianto del genere. Invece, i dati della differenziata evidenziano che si è ancora molto indietro. Inoltre, questa tipologia di impianti non è indenne da certe ricadute, ad esempio gli odori che ne derivano, e con questo si ritorna al dubbio che la città non sia pronta perché non vi è un adeguato controllo della qualità della differenziata. Infine, è mancata la condivisione con il territorio. Per questi motivi, ha concluso, la delibera va riportata in commissione per ripensare l’intero progetto e individuare in modo condiviso luoghi adeguati.

Salvatore Guangi (Forza Italia) ha detto di non condividere l’atto: la non condivisione nasce anche dalla riflessione fatta in Aula da molti consiglieri di maggioranza. L’area individuata è inadeguata, è mancato il dialogo con il territorio. Quanto accaduto poi a Chiaiano e Pianura, con le mancate compensazioni, rafforza l’orientamento contrario alla delibera.

Rosario Palumbo (Cambiamo!) ha evidenziato l’impossibilità di discutere di un tema così delicato in poche ore. Non si percepisce più la discontinuità rispetto alle precedenti Amministrazioni e, per quanto tutti siamo favorevoli a interventi sul Ciclo dei rifiuti, c’è molta confusione nel dibattito. È necessario accrescere il dialogo con la cittadinanza e la Municipalità, ma non deve essere un dialogo cercato all’ultima ora. Responsabile sarebbe, ha concluso, non votare il documento e lavorare con i fondi del Pnrr per un serio piano di gestione dello smaltimento dei rifiuti, questa sarebbe vera discontinuità. Ha quindi dichiarato di aspettare la replica dell’assessore per decidere su come votare il documento.

Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) ha preannunciato voto favorevole, ma va detto che la politica dovrebbe chiedere scusa ai cittadini per le scelte sciagurate del passato, fatte dai commissari straordinari che si sono succeduti, scelte contro le quali i cittadini hanno giustamente protestato. Occorre attivare il ciclo virtuoso dei rifiuti e quindi impianti come quello proposto oggi, sapendo però che per realizzare una raccolta differenziata adeguata occorre il triplo del personale oggi disponibile e un maggiore controllo della stessa; va poi recuperato il rapporto con i cittadini, ormai diffidenti verso le scelte, costruendo ponti e non muri.

Antonio Bassolino (Misto) ha voluto sottolineare la delicatezza del tema, condividendo l’osservazione dell’assessore Mancuso che sarebbe stato meglio discutere la questione in commissione per chiarire molti dubbi. L’assessore ha detto che siamo in presenza di due vincoli: la decisione adottata nel 2017 dalla precedente Amministrazione, i tempi stretti da rispettare pena la perdita del finanziamento. Come ha sottolineato il consigliere Maresca si è di fronte non ad una semplice ratifica ma ad una scelta politica: o non si approva la delibera, e questo significa che si ritornerà in alto mare, senza nessun impianto a disposizione di un moderno ciclo integrato dei rifiuti, oppure la si approva, come primo atto di una strategia che riflette sui limiti ma anche sui benefici dell’impianto. Questa è la scelta che si ha di fronte, poi si deve riflettere in commissione, tornare in Consiglio e dialogare con i territori. Con coerenza e serietà, ha concluso, il voto sarà favorevole.

A conclusione del dibattito, l’assessore Mancuso ha replicato affrontando l’insieme delle obiezioni avanzate. Non possiamo negarci la possibilità di questo impianto e di ridurre l’ammontare della multa che l’Europa ci commina, ha detto. Si è poi soffermato sul parere della Soprintendenza, ha chiarito alcuni aspetti normativi, ha specificato che non ci sono irregolarità nella Variante al Piano, ha illustrato le caratteristiche tecniche del progetto che garantisce la salubrità. Si continuerà a discutere dell’argomento in commissione, ha concluso, ma l’area, oggi profondamente degradata, non potrà che trarre vantaggio dalla creazione del Sito e l’intera città dall’affermarsi di un modello diverso di cultura dell’economia circolare.

Prima di passare al voto sulla delibera il Consiglio ha approvato a maggioranza due documenti sui quali, per esprimere il parere favorevole dell’Amministrazione, è intervenuto in Aula il sindaco Gaetano Manfredi. Il primo documento approvato è una mozione sottoscritta dal Movimento 5 Stelle e dal consigliere Simeone, il secondo un ordine del giorno presentato dal PD.

Dopo la dichiarazione di voto del consigliere Catello Maresca, che ha annunciato il voto contrario del suo gruppo e degli altri gruppi dei suo schieramento, la presidente Vincenza Amato ha messo in votazione la delibera che è stata approvata con appello nominale, con 28 voti favorevoli e 7 voti contrari. Il Consiglio è quindi passato agli altri argomenti all’ordine dei lavori.

Con l’approvazione di tre delibere e di due ordini del giorno, uno sulle persone LGBTQIA+ e un altro sull’Ippodromo di Agnano, il Consiglio ha concluso i propri lavori.

Dopo il rinvio, su richiesta dell’assessore al Bilancio Baretta, del secondo punto all’ordine dei lavori (la delibera n. 382 del 31.07.2021 di proposta al Consiglio sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1° novembre al 31 dicembre 2021), la vicesindaca e assessora all’Istruzione Mia Filippone ha illustrato la delibera n. 471 del 07.10:2021 adottata dalla Giunta con i poteri del Consiglio. La delibera riguarda l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato di € 78.845,44 provenienti da esercizi precedenti per garantire la realizzazione di interventi urgenti di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale in alcune aree delle Scuole Bracco di Via Tevere nella Municipalità 9, Savio Alfieri nella Municipalità 7, di altre Scuole ricadenti negli ambiti Municipali. La delibera, dopo l’intervento del consigliere Guangi (Forza Italia) che ha annunciato voto contrario, è stata approvata a maggioranza con 26 voti favorevoli e 5 contrari.

Votata per appello nominale e approvata all’unanimità anche la successiva delibera, n. 472 del 07.10:2021, sempre adottata dalla Giunta con i poteri del Consiglio, illustrata dall’assessora Filippone. La delibera proponeva la variazione del Bilancio 2021/2023 per garantire ulteriori risorse per le cedole librarie per gli studenti meno abbienti, Nel dibattito la consigliera Iris Savastano (Forza Italia) aveva annunciato il voto favorevole delle opposizioni, e il consigliere Massimo Cilenti aveva invitato a tener conto dei più moderni strumenti di studio.

La delibera 481 dell’8.11.2021, per lavori di somma urgenza per la riapertura al traffico della galleria delle Quattro Giornate, è stata illustrata dall’assessore: Eduardo Cosenza: chiusa il 20 ottobre per decisione dei Vigili del Fuoco, la Galleria ha visto lavori di somma urgenza di importo pari a 382 mila euro. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Nino Simeone (Napoli Libera), Gennaro Acampora (PD), Catello Maresca (Gruppo Maresca), Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco). Dopo la replica dell’assessore Cosenza, la delibera è stata approvata all’unanimità con 31 sì.

Il consigliere Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) ha quindi illustrato l’ordine del giorno da lui sottoscritto insieme al consigliere Sergio D’Angelo dello stesso gruppo, di sostegno al Disegno di Legge Zan per la tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+. Dopo l’intervento del consigliere Catello Maresca, che ha sottolineato che il documento rappresenta un’ingerenza nel lavoro in corso al Senato, è intervenuta l’assessora alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante che ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno e ricordato che la “casa rifugio” per persone LGBTQIA+ vittime di violenza è stata aperta nel gennaio scorso. L’assessora ha anche auspicato che a questa se ne affianchi un’altra. L’ordine del giorno è stato approvato quindi a maggioranza con l’astensione del gruppo Maresca.

È stato infine votato un ordine del giorno sull’Ippodromo di Agnano, presentato dal consigliere Salvatore Lange e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari. L’assessora Ferrante ha precisato alcuni punti, spiegando che in sede di tavolo tecnico sono stati svolti diversi incontri sulla proposta di proroga dell’Amministrazione. Dopo l’intervento del consigliere Rosario Palumbo (Cambiamo!), il documento è stato approvato all’unanimità.

Avendo concluso l’ordine dei lavori, la seduta del Consiglio è stata sciolta.

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