Consiglio comunale, la seduta di giovedì 26

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Presenti 33 consiglieri, la seduta del Consiglio comunale, presieduta da Enza Amato, si è aperta con gli interventi urgenti previsti dal Regolamento comunale.

Sergio Colella (Manfredi Sindaco) ha denunciato il degrado scandaloso del colonnato di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito, richiedendo provvedimenti immediati.

Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha sottolineato l’importanza di valorizzare gli ospedali storici della città, come l’Ospedale della Pace e l’Ospedale degli Incurabili, che potrebbero diventare centri di formazione e trasmissione di valori.

Nino Simeone (Misto) ha evidenziato la carenza di medici di base in molti quartieri e ha chiesto un rinnovamento del management di Asìa, a causa dei risultati deludenti nella pulizia della città.

Antonio Bassolino (Misto) ha criticato il numero crescente di consigli comunali invalidi o sciolti per mancanza del numero legale, affermando che questo riflette un problema politico legato ai rapporti tra giunta e consiglio, che dovrebbe essere discusso proprio in sede consiliare.

Alessandra Clemente (Misto) ha affrontato la questione dei lavoratori socialmente utili, chiedendo risposte in merito alla mozione che propone di sospendere i pensionamenti in attesa di verificare la possibilità di mantenerli in servizio per garantire loro un trattamento economico più adeguato.

Luigi Musto (Manfredi Sindaco) ha criticato duramente la gestione di Napoli Servizi, definendola disastrosa, poiché compromette sia i servizi che la serenità dei lavoratori. Ha richiesto un cambio di direzione e la sostituzione immediata del management, in vista della riorganizzazione delle attività prevista per l’inizio del prossimo anno.

Pasquale Esposito (PD) ha espresso disappunto per l’assenza del Sindaco e di molti assessori in aula, definendola una mancanza di rispetto verso il Consiglio. Ha poi sottolineato la necessità di rivedere la legge taglia-idonei, per facilitare le assunzioni dei candidati idonei nei concorsi pubblici, un tema che ritiene importante a livello nazionale e che è giusto affrontare anche a Napoli. A livello locale, ha chiesto interventi per la manutenzione del verde cittadino e la necessità di spostare i grandi eventi dalle piazze centrali e storiche verso quelle periferiche. In particolare, ha sollecitato interventi a Scampia in vista dell’evento Red Bull, che attirerà giovani da tutta Europa. Ha inoltre criticato il metodo adottato nella raccolta porta a porta a Scampia, chiedendo maggiore attenzione nella gestione di questo servizio. Infine, ha sollevato la necessità di una maggiore interlocuzione politica sulla cultura, richiedendo la nomina di un assessore dedicato.

Ciro Borriello (M5S) ha chiesto un approfondimento riguardo la costruzione di un inceneritore per animali al confine tra San Giorgio e San Giovanni.

Toti Lange (Misto) ha evidenziato l’esigenza di riequilibrare i rapporti tra giunta e consiglio, sostenendo la necessità di nominare un assessore alla cultura per valorizzare le eccellenze culturali, che, nonostante il boom turistico, sono ancora poco sfruttate.

Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha segnalato il serio problema di gestione di Napoli Servizi, che sta offrendo un servizio scadente nelle scuole comunali e statali. Ha chiesto alla Giunta di fornire risposte chiare e di verificare se il controllo sugli appalti venga eseguito correttamente.

Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha richiamato l’attenzione sui recenti crolli di alberi avvenuti in città e ha sollecitato interventi urgenti di controllo sulle alberature, soprattutto in vista dell’imminente stagione invernale.

Iris Savastano (Forza Italia) ha criticato la complessità della piattaforma “Impresa in un giorno,” che dovrebbe facilitare il rapporto con la pubblica amministrazione per quanto riguarda l’occupazione del suolo. Ha suggerito di semplificare il percorso per associazioni, comitati e partiti politici che organizzano attività senza scopo di lucro. Inoltre, ha chiarito di non aver mai menzionato gli incassi non dichiarati dei tassisti, come erroneamente riportato da un articolo di stampa.

Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la città) ha parlato di “eresie” pronunciate in aula sulla gestione delle partecipate cittadine, ricordando il lavoro importante svolto dall’assessorato con i sindacati sull’assistenza specialistica nelle scuole, osteggiato da coloro che oggi criticano in aula.

Gennaro Acampora (PD) ha fatto appello al Sindaco, alla Giunta e al direttore generale per destinare incentivi allo Sportello Unico Attività Produttive, utili a prolungarne il servizio per espletare le pratiche relative ai b&b entro il 2 novembre. Ha inoltre chiesto di far scorrere la graduatoria degli amministrativi categoria D dell’ultimo concorso e di evitare blocchi del traffico nella zona ospedaliera, causati dai controlli all’ingresso del Policlinico Federico II. Ha chiesto anche una maggiore presenza della Polizia Municipale nel fine settimana nella zona del Bosco di Capodimonte e un piano per destinare alcune scuole dell’infanzia ad asili nido.

Salvatore Guangi (FI) ha criticato l’assenza degli assessori in Consiglio e ha espresso preoccupazione per i numeri illustrati da Bassolino. Inoltre, ha manifestato perplessità riguardo le numerose variazioni di bilancio all’ordine del giorno.

Aniello Esposito (PD) ha deciso di non intervenire a causa della scarsa attenzione della giunta e dell’aula. Sono poi intervenuti Luigi Musto (Manfredi Sindaco) e Massimo Cilenti (Napoli Libera) per ribadire le critiche alla gestione di Napoli Servizi e la necessità di un cambio di management.

Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la città) ha ricordato di aver già sollevato la questione del cortocircuito tra giunta e consiglio. Ha criticato la scelta di affidarsi a una multinazionale straniera per selezionare i nuovi manager delle partecipate cittadine, sottolineando che senza un miglioramento della gestione dei rapporti con la giunta, l’attuale crisi del Consiglio non si risolverà.

Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la città) ha infine posto l’attenzione sulle numerose polisportive attive nelle scuole, che necessitano di interventi per continuare a svolgere la loro importante funzione nei territori, e ha ricordato la figura di Pio Russo Krauss, recentemente scomparso.

Il Consiglio è poi passato all’esame delle delibere all’ordine dei lavori. Illustrata dall’assessora Teresa Armato la delibera 342 dí variazione al bilancio di previsione 2024-2026 per l’applicazione di una quota di avanzo vincolato di 160 mila euro da destinare alla riqualificazione dell’area limitrofa al canile comunale “La collina di Argo”.

Salvatore Guangi ( Forza Italia) si è detto contrario alla delibera perché sposta risorse del bilancio e perché non si riescono a trovare fondi per riaprire il campo di calcio di via Dietro la Vigna, nonostante le ripetute richieste.

Fiorella Saggese (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha espresso soddisfazione per le risorse assicurate a La collina di Argo che rientra in un lavoro più ampio che l’Amministrazione sta svolgendo a tutela degli animali e in difesa della biodiversità. Nella replica Armato ha ribadito che la delibera è necessaria per non perdere i fondi nazionali, il cui accesso è subordinato alla previsione di una quota da parte del Comune.

L’assessore al Welfare Luca Fella Trapanese ha presentato la delibera 339 sull’affidamento di somma urgenza per allestire il cantiere di sgombero della Vela Celeste a seguito del crollo avvenuto il 22 luglio scorso.

Voto favorevole del suo gruppo è stato annunciato da Salvatore Guangi (Forza Italia) che ha ribadito l’apprezzamento per quanto l’Amministrazione ha fatto a seguito della tragedia di Scampia.

Concorde anche Gennaro Acampora (Partito Democratico) che ha rimarcato il grande valore sociale e di rigenerazione urbana messa in campo dall’amministrazione a Scampia.

Sergio D’Angelo (Napoli solidale Europa verde Difendi la Città) ha approvato quanto fatto a seguito del crollo alla Vela, sollecitando però l’organizzazione della macchina dell’emergenza e dell’accoglienza da tenere a disposizione per eventuali nuove necessità.

Nella replica, l’assessore Trapanese ha precisato che sono state già individuate delle scuole da poter utilizzare per eventuali necessità di accoglienza. La delibera è stata approvata all’unanimità.

La delibera 359 sull’approvazione del bilancio consolidato 2023, presentata dall’assessore Pierpaolo Baretta, include i conti del Comune di Napoli e delle società partecipate come ABC Napoli, ASIA Napoli SpA, Elpis Srl, Napoli Holding Srl, Napoli Servizi SpA, Napoli Sociale Srl e Terme di Agnano SpA. Il consolidamento è basato sui dati del rendiconto 2023 del Comune e sui bilanci o preconsuntivi delle società. Napoli Holding Srl e la sua controllata ANM SpA sono state escluse dal consolidamento per via della procedura concordataria di ANM. Per il 2023 è stata inclusa Napoli Sociale Srl in liquidazione, con dati inviati tardivamente. Il processo di consolidamento elimina i rapporti infragruppo, includendo solo le transazioni con soggetti esterni. Il metodo integrale è stato utilizzato, poiché il Comune controlla interamente le partecipate. Nel 2023, un accordo tra il Comune e ABC Napoli ha riconciliato le poste finanziarie disallineate. Nonostante ciò, il risultato consolidato del 2023, pari a 224 milioni di euro, è peggiorato rispetto ai 410 milioni del 2022, principalmente a causa del calo del risultato della capogruppo. La gestione caratteristica ha registrato un miglioramento di 192 milioni di euro grazie alla riduzione dei costi operativi, anche se la spesa per il personale è aumentata di 33 milioni. La gestione finanziaria è migliorata di 19 milioni, mentre la gestione straordinaria ha subito un peggioramento di 397 milioni per sopravvenienze passive e insussistenze dell’attivo. Dal punto di vista patrimoniale, ABC, ASIA e Terme di Agnano hanno contribuito positivamente con un incremento di 150 milioni nelle immobilizzazioni. L’indebitamento complessivo del gruppo è diminuito di 356 milioni rispetto al 2022, con una riduzione dei debiti verso fornitori di 133 milioni. In sintesi, il bilancio consolidato 2023 mostra un peggioramento rispetto all’anno precedente, principalmente dovuto a un calo nei risultati della capogruppo e all’aumento delle passività straordinarie, pur con miglioramenti nella gestione finanziaria e una riduzione dell’indebitamento complessivo.

Giudizio complessivamente negativo sul consolidato è stato espresso da Salvatore Guangi (Fi) che ha sottolineato i risultati fallimentari della gestione straordinaria, in particolare a causa delle sopravvenienze passive, cioè dei debiti fuori bilancio. Il problema è una scarsa capacità da parte dell’amministrazione di prevedere in maniera corretta e realistica sia per le entrate che per le uscite. Ha concluso annunciando il voto negativo del proprio gruppo.

Sergio D’Angelo (Napoli solidale Europa verde Difendi la città) ha chiesto all’assessore di chiarire nella replica meglio la documentazione sulla base della quale è stato redatto il consolidato, chiedendo quanti siano i pre consuntivi presi in considerazione.

Nella replica Baretta ha ribadito che delle partecipate solo due hanno presentato il proprio bilancio mentre tutte le altre hanno inviato i preconsuntivi, che sono stati utilizzati nella redazione del bilancio consolidato. Baretta ha spiegato che la flessione denunciata da Guangi è l’esito degli accertamenti svolti dall’amministrazione che ha depurato il bilancio dei tanti crediti inesigibili presenti in precedenza. Il consigliere D’Angelo, annunciando il voto favorevole, ha chiesto però all’assessore al Bilancio di fissare un momento di chiarimento sullo stato di salute delle partecipate.

Nino Simeone ( Misto) ha dichiarato di votare convintamente la delibera, con l’auspicio che presto si proceda alla riorganizzazione delle partecipate.

La delibera è stata approvata a maggioranza con voto nominale, con 24 voti favorevoli, 3 voti contrari e 1 astensione.

L’Aula ha quindi proseguito i lavori , dopo aver approvato una inversione dell’ordine dei lavori proposto dal presidente della commissione Bilancio, Walter Savarese d’Atri. L’assessore Baretta ha illustrato la delibera n. 310 relativa a debiti fuori bilancio dell’importo complessivo di 3.761.092,15 euro per il finanziamento dei debiti fuori bilancio segnalati dai servizi dell’Ente e riferiti al periodo 1°gennaio – 30 aprile 2024.

Di debiti evitabili ha parlato Toti Lange (Misto) nel corso del dibattito, evidenziando la carente organizzazione della gestione ordinaria della città, ridotta a un colabrodo , il cui dissesto è sotto gli occhi di tutti, e occorre una riflessione seria su questo.

Salvatore Guangi (Forza Italia), evidenziando la mancanza del numero legale in Aula nel corso del dibattito, ha criticato il continuo ricorso ai debiti fuori bilancio, ribadendo la necessità di individuare le responsabilità dirigenziali su queste modalità.

Messa in votazione la delibera 310 per appello nominale ed essendo constatata la mancanza di numero legale – presenti infatti soli 18 consiglieri – la seduta è stata sciolta.

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