“Dopo la situazione da separati in casa con De Luca, oggi un nuovo episodio si aggiunge alla saga che sta tenendo col fiato sospeso le sinistre: terzo mandato sì, terzo mandato no. E con quale legge elettorale? Stamattina, noi della Lega insieme agli amici del centrodestra ci siamo presentati puntuali alla seduta della commissione consiliare per discutere l’ordine del giorno ma, dopo varie ore di rinvii per assenza del Pd, si è consumato l’ennesimo psicodramma con rinvio definitivo a sabato pomeriggio. Per ora. Motivo? Il gioco del telefono con Elly Schlein e le trattative, a dir poco complicate, partito vs De Luca. Noi, in piene festività per i defunti, ci saremo, ma l’unico camposanto che vediamo all’orizzonte è il loro campo (largo)”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.
“Il caos che circonda la proposta di legge sul terzo mandato di De Luca aumenta inspiegabilmente di ora in ora. La discussione in commissione Affari istituzionali prevista per oggi è stata rinviata a sabato, segnale inequivocabile che qualcosa non quadra. Eppure il quadro normativo non è chiaro, ma chiarissimo. L’art. 2 della legge-quadro nazionale n. 165/2004 obbliga le Regioni a prevedere che il Presidente della Giunta regionale non possa essere immediatamente rieletto allo scadere del secondo mandato consecutivo. Questo principio è autoapplicativo, secondo l’orientamento più autorevole tra i costituzionalisti. Al contrario, De Luca sostiene che il divieto del terzo mandato consecutivo, per essere efficace, debba essere recepito nell’ordinamento regionale. Tuttavia, la legge elettorale campana approvata nel 2009 prevede che «si applicano … le altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia». In virtù di questo rinvio, anche a voler far propria la tesi della sua non-autoapplicatività, il divieto del terzo mandato consecutivo deve ritenersi già in vigore. Questa è l’unica possibile interpretazione della legge elettorale campana compatibile con la Costituzione. L’eventuale approvazione della legge sul terzo mandato esporrebbe la nostra Regione all’impugnativa del governo. Forzare la mano potrebbe produrre solo macerie”. Dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello.
“Il fronte progressista dovrebbe impegnarsi piuttosto a costruire un progetto di valore e condiviso che sia in grado di riscattare la regione e di rappresentare un’alternativa seria alla destra. Dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’approvazione dell’Autonomia differenziata, consegnare il governo della Campania ai sodali di Giorgia Meloni rappresenterebbe per i cittadini una sciagura di proporzioni epiche”.