Pensare che l’Italia possa farsi carico in questo momento di tutti i migranti dei cosiddetti movimenti secondari che sono negli altri Paesi europei è assolutamente impensabile, specie dopo che in più occasioni si è riconosciuto che il nostro Paese è quello più esposto ai flussi migratori.
Questa, in estrema sintesi, la posizione dell’Italia espressa oggi dal premier Giuseppe Conte al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Si tratta di una posizione che il presidente del Consiglio italiano intende far valere anche al vertice in programma domenica a Bruxelles e a cui prenderanno parte, oltre all’Italia, Grecia, Germania, Bulgaria, Malta, Austria, Francia e Spagna.
“Oggi ho avuto con il presidente Tusk un incontro molto utile – ha scritto il premier in un tweet – Gli ho anticipato che al pre vertice di Bruxelles non sono disponibile a discutere dei ‘secondary movements’ senza prima aver affrontato l’emergenza dei ‘primary movements’ che l’Italia si ritrova ad affrontare da sola”.
L’incontro a Palazzo Chigi è durato circa due ore. “Felice di incontrare il premier Giuseppe Conte a Roma dopo il G7 di Charlevoix. Buona discussione in vista del vertice europeo della prossima settimana sulla necessità di arginare l’immigrazione illegale” ha scritto Tusk su Twitter. (AdnKronos)