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“Non ci facciamo impressionare ed intimidire da queste imbecillità. Verranno querelati per diffamazione. Queste sono azioni di plebeismo e camorrismo. Tentativi di sabotaggio del nostro lavoro, messe in atto per fare provocazione. Coinvolti anche i miei familiari e mio figlio. Ho già detto a questi signori che se vogliono fermarmi devono spararmi alla testa”.
Così il governatore Vincenzo De Luca dopo la contestazione da parte di attivisti dei centri sociali. (ANSA)