De Luca: Campania penalizzata. Cirielli: sì ma dal tuo partito.

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“La fase 2 è molto più complicata perché abbiamo mille interessi in campo da governare senza fare demagogia e senza fare ammuina. Abbiamo avuto un’inversione dei ruoli: l’ammuina la fanno al Nord e il rigore lo teniamo al Sud, in particolare in Campania. Sembra incredibile ma è così”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook.

“La Campania è la regione più penalizzata d’Italia e lo Stato italiano dovrebbe vergognarsi rispetto a questo dato indegno di un Paese civile. Nessuna coalizione politica ha fatto niente, di centrodestra o di centrosinistra. C’è un blocco di interessi nordista che ha prevalso su ogni regola di civiltà e di correttezza”, ha proseguito.

“La Campania – ha spiegato De Luca – è la regione d’Italia che riceve meno soldi di tutte nel riparto del fondo sanitario nazionale. Riceviamo pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto del Veneto, 40 euro in meno rispetto alla Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio. La Campania è depredata ogni anno di 350 milioni di euro lo Stato italiano dovrebbe vergognarsi di questo”.

A questo dato, ha sottolineato De Luca, “si è aggiunta nel periodo dell’epidemia un’altra penalizzazione: la Campania ha ricevuto meno tamponi di tutte le regioni d’Italia. Alla Campania è stato trasferito un tampone ogni 50 abitanti, al Veneto uno ogni 15, al Piemonte uno ogni 19, alla Lombardia uno ogni 21, all’Emilia uno ogni 22 e al Lazio uno ogni 25. Un mese fa ho dovuto fare il pazzo perché non arrivavano neanche le mascherine Ffp2 e Ffp3 che servivano al 118 per curare gli ammalati. Anche sui dispositivi di protezione individuale la Campania ha ricevuto un terzo di quello che è stato mandato ad altre parti d’Italia”.

In Italia “si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo generale, psicologico e politico, che va dalle istituzioni ai cittadini. Si riapre il 18 maggio – ha spiegato De Luca – perché abbiamo cominciato a riaprire le attività economiche il 4 maggio e i tempi di incubazione del virus sono di 14 giorni, quindi aspettiamo fino al 18 per vedere se la riapertura determina nuovi focolai di contagio. Era un ragionamento semplice e comprensibile, ma questa data del 18 e il suo significato sono completamente scomparsi”.

“Ormai in Italia si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo totale. Forse era inevitabile, forse degli elementi di confusione hanno continuato a far crescere il disagio, forse una serie di iniziative hanno contribuito a far scomparire dall’orizzonte la preoccupazione del contagio. Sta di fatto che ad oggi abbiamo un quadro estremamente preoccupante, che è la mancanza ormai generale di controllo in tutta Italia. Nessuno controlla più niente”, ha detto ancora.

“La Campania è penalizzata rispetto alle altre regioni? E De Luca se ne accorge solo ora?”. Così il Questore della Camera e parlamentare di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli risponde alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Giunta Regionale della Campania sulla ripartizione dei fondi statali alle regioni. “Condivido la sua analisi rispetto alla discriminazione politica che continua ad essere messa in atto dallo Stato nei confronti del nostro territorio.  Ma – dichiara Cirielli – ricordo a De Luca che ogni anno si riunisce la Conferenza Stato-Regioni per stabilire il riparto dei finanziamenti alla sanità e non solo. Lui è il presidente della Regione Campania da ben cinque anni: si è mai opposto con i fatti a questa vergogna nazionale o si è sempre e solo limitato alle chiacchiere, come sta facendo ora per giustificare la sua malagestione della sanità campana? Si è dimenticato, inoltre, che durante quattro anni del suo mandato c’è stato il suo partito al Governo? Anche il Pd, dunque, discrimina la nostra regione? Bene, gli crediamo e stia tranquillo che faremo il possibile per mandare il centrosinistra all’opposizione sia in parlamento che in consiglio regionale. D’Altronde, quando al governo della Regione Campania c’era il centrodestra, il presidente Caldoro  riuscì ad ottenere proporzionalmente più di lui dal fondo di riequilibrio. De Luca, quindi, la smetta di prendere in giro i cittadini campani. E, soprattutto, chiarisca la posizione della Regione rispetto all’inchiesta della Procura di Napoli sul presunto business dei tamponi che vedrebbe coinvolta anche la Soresa. Perché continua a tacere? Ha qualcosa da nascondere?” conclude Cirielli.

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