Di Maio a Napoli: impeachment non più sul tavolo, disponibili a soluzione ragionevole. Presidio Pd per Mattarella.

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“Per quanto riguarda l’impeachment prendo atto che Salvini non lo vuole fare e ne risponderà lui come cuor di leone ma purtroppo non è più sul tavolo perche’ Salvini non lo vuole fare e ci vuole la maggioranza”. Lo ha detto il M5s Luigi Di Maio al suo arrivo a Napoli per un appuntamento in piazza rispondendo ai cronisti.

“Spero che si vada alle elezioni il prima possibile ma in una situazione politica molto difficile resta una posizione coerente ma collaborativa con il presidente della Repubblica Mattarella per uscire a risolvere quella che è l’attuale crisi che stiamo vivendo”, ha aggiunto Di Maio.

Quella attuale «è una crisi che di certo non abbiamo generato noi e voglio dire anche che se i mercati hanno paura che l’Italia esca dall’euro è perché qualcuno ha fatto girare questa cosa» ha detto poi Di Maio. «Il governo del cambiamento; poteva essere una grande occasione anche per rassicurare i mercati. Noi siamo a disposizione con una soluzione ragionevole ma coerente con quello che abbiamo fatto finora».

«Sono un cittadino del Sud e non ho dimenticato quello che ha fatto la Lega e non mi sono seduto a quel tavolo a cuore leggero» ha quindi aggiunto durante il comizio. «Voglio dire che questa crisi di certo non l’abbiamo generata noi. E voglio dire anche che se i mercati hanno paura che l’Italia esca dall’euro è perchè qualcuno ha fatto girare questa balla che questo governo voleva uscire dall’euro ma la nostra volontà non è mai stata quella» ha precisato. «Hanno usato al cosa dell’euro per impaurire le persone».

La piazza è gremita. Ci sono gli attivisti con il cartello “il mio voto vale”, la pattuglia di consiglieri regionali guidata da Gennaro Saiello e Valeria Ciarambino e molti parlamentari. Mancano però Luigi Gallo e Paola Nugnes, rimasti a Roma per impegni parlamentari ma in disaccordo con l’ipotesi di una alleanza elettorale con la Lega. Mentre Di Maio parla, la folla grida “al voto al voto” oppure “onestà onestà”.

Prima dell’arrivo del capo politico, Ciarambino contesta il presidente Mattarella e chiede il voto subito. “se si dovesse andare a nuove elezioni non gli daremo uno schiaffo, gli faremo un mazziatone”, assicura. E attacca anche il governatore Vincenzo De Luca: “Un presidente di Regione che ha cancellato la democrazia in consiglio regionale, questo personaggio ha già iniziato la campagna elettorale si vuole lavare la faccia con nomi roboanti. Questa politica mi fa schifo”.

Simpatizzanti, iscritti, eletti e non: un centinaio di persone ha risposto all’appello di dar vita a un presidio, convocato dal Pd della Campania, a sostegno del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al balcone della sede del partito è stato affisso un cartello con la scritta: “L’Italia chiamò”. Giù, in strada, ci sono bandiere dell’Europa, dell’Italia e del Pd e un cartello, portato da un simpatizzante: “Grazie Presidente”. Al presidio partecipano i parlamentari Lello Topo, Piero De Luca, Gennaro Migliore; il segretario regionale Assunta Tartaglione, e metropolitano Napoli, Massimo Costa; i presidenti dem regionale e metropolitano, rispettivamente Stefano Graziano, anche consigliere regionale, e Tommaso Ederoclite, il capogruppo Pd al Comune di Napoli, Federico Arienzo. Presenti anche Antonio Bassolino, non più iscritto al Pd e Giovanni Sgambati, segretario regionale Uil Campania. Per Tartaglione, Di Maio sta facendo fa il bullo con Mattarella mentre “l’Italia soffre”.

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