Dopo il botta e risposta di ieri sul caso Diciotti, Matteo Salvini torna a polemizzare con il presidente della Camera Roberto Fico.
“Con Di Maio – dice il vicepremier e ministro dell’Interno i microfoni di Radio Rtl 102.5 – sto lavorando molto bene, è una persona seria, coerente e rispettosa di quello che c’è nel contratto di governo. Qualcun altro, invece, ha tanto tempo per parlare. Penso, appunto, al presidente della Camera, che mi sembra ogni tanto dica e faccia – sottolinea – l’esatto contrario di quello che dicono e fanno altri esponenti del governo, sia della Lega che dei Cinque stelle. E’ un problema loro, che si risolveranno loro…”.
“Onestamente – aggiunge -, non vado a letto pensando a Fico, né mi sveglio pensando a Fico…Sto aspettando che si svegli mia figlia per farle il latte con il miele…”.
Parlando del caso Diciotti, Salvini dice: “Sono tutti immigrati illegali“. “Il mio obiettivo – spiega – non è la redistribuzione in Europa ma che ci siano nei Paesi di partenza degli sportelli europei che decidano che chi fugge dalla guerra ha diritto di partire non in gommone, ma in aereo, e arriva in Europa”.
“In Australia c’è il principio del ‘No way’: nessuno di coloro che vengono presi in mezzo al mare mette piede sul suolo australiano. A questo – sottolinea – si dovrà arrivare”.
Salvini smentisce poi ricostruzioni della stampa sui presunti timori del leader della Lega di un intervento del Colle sul caso Diciotti.
“E’ agosto – osserva -, sui giornali si leggono tante cose, non sanno come riempire le pagine… Non temo assolutamente nulla”. “Ieri – riferisce – ho parlato con Conte, siamo in perfetta sintonia” sulla vicenda. “Se qualcuno mi vuole indagare e qualche procuratore mi vuole interrogare – continua -, sono pronto anche domani mattina a spiegare le mie ragioni… Ognuno fa il suo lavoro con coscienza, sono un dipendente pubblico e da ministro dell’Interno mi occupo di sicurezza”.
“L’immigrazione è una delle parti del mio lavoro e su questo – conclude Salvini – sarò giusto, rigoroso, fino a che non ci sarà una normalità e arriverà in Italia chi ha il diritto e il permesso di arrivare”. (AdnKronos)