Come nel resto dell’Italia, anche in Campania sono state espugnate delle roccaforti come Pisa, Massa, Siena, Ivrea, Terni ed Imola.
Il risultato più clamoroso è sicuramente quello di Avellino, dove il candidato del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, con il 59,53% dei voti ha superato al ballottaggio il candidato del Pd e del centrosinistra Nello Pizza, fermatosi al 40,47%.
Ciampi al primo turno aveva ottenuto il 20,22% dei voti mentre Pizza aveva preso il 42,93% dei voti.
Decisivo quindi il voto degli elettori di centrodestra che hanno voluto dare un segno di rottura con le precedenti gestioni Pd. Grande sconfitta Rosetta D’Amelio, presidente del consiglio regionale, che da tempo continuava a logorare dall’interno la giunta Foti e che puntava a ricompattare il centrosinistra sul nome di Pizza, tanto che era venuto a sostenerlo il reggente del Pd Maurizio Martina, oltre che i grandi notabili come Ciriaco De Mita (alle prese con i guai giudiziari di sua moglie per il caso Aias).
Cade anche un’altra roccaforte, in questo caso rossa, a differenza della bianca Avellino, si tratta di Castellammare di Stabia, dove Gaetano Cimmino, candidato del centrodestra, è il nuovo sindaco con il 55,01% dei voti, mentre il suo avversario Andrea Di Martino, sostenuto da liste civiche di centrosinistra, si ferma al 44,99%.
Il Comune di Castellammare di Stabia era stato sciolto dopo che la maggioranza dei consiglieri comunali aveva presentato le dimissioni presso un notaio sfiduciando il sindaco in carica, il dem Pannullo, fedelissimo di De Luca.
Centrodestra invece sconfitto a Torre del Greco, dove prevale Palomba, sostenuto da liste civiche, con il 56,12% dei voti, mentre il suo avversario, Mele, sostenuto dal centrodestra, ha ottenuto il 43,88% dei voti. Il secondo turno a Torre del Greco è stato anche caratterizzato dal crollo dell’affluenza, solo il 24,73% degli elettori si è recato a votare.
Centrosinistra vittorioso invece a Pontecagnano Faiano, il nuovo sindaco è Giuseppe Lanzara, sostenuto dal Pd e dalle liste civiche di area deluchiana, che conquista Villa Crudele con il 58% dei consensi, mentre il suo sfidante, Francesco Pastore, si ferma al 42%. Pontecagnano volta dunque pagina dopo oltre due mandati di Ernesto Sica, che non entra neanche in Consiglio Comunale essendo arrivato secondo nella lista dove si era candidato, la Lega.