Nella notte elettorale americana si materializzano i timori della vigilia: l’Election Day si chiude senza un vincitore e ci vorranno forse giorni perché si arrivi a un risultato finale nella sfida tra Donald Trump e Joe Biden. Il candidato democratico si sente “sulla strada per vincere queste elezioni”. “Non consentiremo che ce le rubino”, risponde Trump sicuro di “una grande vittoria”. Un tweet che dopo poco viene segnalato da twitter in quanto fuorviante. “Non spetta a me o a Trump decidere chi ha vinto queste elezioni. Spetta a voi, spetta al popolo”, la contro replica di Biden.
Il presidente uscente, però, rompe gli indugi e in una conferenza stampa tutta all’attacco dalla Casa Bianca ribadisce di aver vinto e le proprie accuse ai Democratici e avverte che si rivolgerà alla Corte Suprema per tutelare gli americani.
“Ringrazio gli americani, abbiamo vinto ovunque, risultati fenomenali“, Cosi’ Trump si è presentato nella East Room della Casa Bianca dove ad attenderlo c’erano circa 250 invitati.
Democratici e Repubblicani sono in questo momento alla pari al Senato Usa, ognuno con 46 seggi. Lo evidenziano media Usa come Cnn e Fox.
In un pugno di Stati chiave, infatti, lo spoglio delle schede si protrarrà nelle prossime ore e probabilmente per tutto il resto della settimana, soprattutto per poter contare i voti giunti per posta. Si tratta della Pennsylvania, del Michigan, del Wisconsin e del North Carolina, che in totale assegnano 61 grandi elettori e dove, secondo le proiezioni dei principali media, Donald Trump è attualmente in vantaggio. Ma il risultato potrebbe essere ribaltato proprio dai voti per posta, che solitamente favoriscono il campo democratico. Una situazione, dunque, che potrebbe innescare la reazione del presidente, che da settimane contesta la decisione di continuare a scrutinare le schede anche dopo l’Election Day. Trump comunque può sorridere: dopo la Florida si è aggiudicato anche l’Ohio e l’Iowa, mentre il primo Stato chiave conquistato da Joe Biden è l’Arizona, un risultato subito contestato dalla campagna del presidente. Biden inoltre ha trionfato come previsto a New York, in California e in tutto il resto della costa occidentale. Sfuma invece il sogno di strappare a Trump le roccaforti repubblicane di Texas e Georgia. L’ex vicepresidente, per ora, è comunque in testa sul fronte del numero dei grandi elettori: per vincere la Casa Banca ne servono almeno 270.
Joe Biden è proiettato verso la vittoria nel cruciale collegio elettorale 2 del Nebraska, dove con l’85% dei voti scrutinati, ha 10 punti di vantaggio su Donald Trump. Lo sottolinea in un tweet il candidato democratico alla Camera Ted Lieu, per il quale, se l’ex vicepresidente conquisterà anche il Michigan (16 voti), non avrà bisogno di vincere in Pennsylvania per arrivare alla Casa Bianca. Il Nebraska è diviso in tre collegi elettorali, ognuno dei quali sceglie il proprio grande elettore, a differenza degli altri Stati dove il vincitore del voto popolare si assicura tutti i grandi elettori.
Il presidente Usa, Donald Trump, ha vinto in altri 20 Stati secondo le proiezioni dei network americani. Gli Stati conquistati sono: West Virginia (5 grandi elettori), South Carolina (9 grandi elettori), Alabama, Oklahoma, Tennessee, Mississippi, Missouri (10 grandi elettori). E ancora, l’Arkansas, lo stato dell’ex presidente Bill Clinton, con sei grandi elettori, Nebraska, Wyoming, Louisiana, North Dakota e South Dakota, Kansas (6 grandi elettori), Utah, Idaho, Iowa, Montana, Ohio. Trump ha infine vinto quattro dei cinque voti elettorali del Nebraska, mentre Joe Biden ne ha conquistato uno.
“Andate a votare! Sotto la mia amministrazione la nostra economia è cresciuta alla velocità maggiore di sempre al 33,1%. E il prossimo anno sarà il migliore nella storia americana”. Lo twitta Donald Trump a seggi aperti in tutti gli Stati Uniti.