Un’alleanza tra le grandi democrazie da un lato e i big della rete – da Microsoft a Google, da Facebook a Twitter – dall’altro, per bloccare la minaccia jihadista che sfrutta internet per raccogliere proseliti e fare propaganda.
E’ un obiettivo ambizioso quello che l’Italia ha inserito al primo punto dell’agenda della riunione dei ministri dell’Interno del G7 in programma da domani ad Ischia, dove sono attesi anche 200 antagonisti per un corteo che sfilerà lontano dall’area del vertice.
Un obiettivo, però, concreto, visto che al tavolo presieduto dal ministro Marco Minniti ci saranno, per la prima volta, proprio i colossi del web: dal vicepresidente degli affari europei di Microsoft, John Frank, al capo delle politiche di controterrorismo di Facebook, Brian Fishman, dal capo delle politiche pubbliche e di governo di Twitter, Nick Pickles al vicepresidente delle politiche pubbliche di Google, Nicklas Lundblad. (ANSA)