Una giovane down scopre di essere stata candidata alle ultime elezioni al Consiglio comunale di Napoli quando la Corte di Appello le chiede di presentare il rendiconto delle spese e dei contributi elettorali. É la vicenda che racconta oggi ‘Il Mattino’ secondo il quale una 23enne, fu collocata in lista nella civica Napoli Vale-Valeria Valente sindaco, candidata Pd del centrosinistra, deputato.
I genitori della ragazza sono andati a Palazzo San Giacomo, nella sede del Comune, per avere spiegazioni. La deputata del Pd non ci sta e si dice parte lesa: “Pare, secondo il giornale, che vi sarebbero anche altri candidati, in altre liste di altre coalizioni nella stessa situazione. Nelle prossime ore, tramite i miei legali, presenterò un esposto in Procura per chiedere che venga fatta piena luce sull’intera vicenda”. Intanto è scoppiata la polemica politica. I deputati del M5s, annunciando iniziative, dicono che se “fosse vero sarebbe un fatto sconcertante” mentre i Verdi chiedono di fare subito chiarezza.
“Il quotidiano il Mattino riporta la notizia di una persona che sarebbe stata candidata a sua insaputa in una delle liste che mi hanno sostenuto nell’ultima campagna elettorale. Pare, secondo il giornale, che vi sarebbero anche altri candidati, in altre liste di altre coalizioni nella stessa situazione. Nelle prossime ore, tramite i miei legali, presenterò un esposto in Procura per chiedere che venga fatta piena luce sull’intera vicenda. Com’è evidente, sono totalmente estranea ai fatti”. Lo dice Valeria Valente, deputato e capogruppo Pd al Comune di Napoli.
”È inaccettabile, però, qualsiasi ombra – aggiunge – sono indignata. Se qualcuno ha sbagliato o se qualcuno sta provando a gettare fango deve risponderne. In entrambi i casi, o anche se semplicemente si trattasse di un malinteso, io sono, comunque, parte lesa in questa vicenda. A uscirne danneggiata è la mia immagine pubblica. E io non ci sto a finire in questo tritacarne”. (ANSA)