‘Dopo l’esperienza Monti, insediato con il ricatto dello spread, che ha fatto aumentare il debito di 13 punti di pil, se gli italiani sono disposti a accettare questo ricatto, allora direi che se lo meritano. Ma io non credo che siano disposti”. Lo ha affermato Alberto Bagnai, economista e senatore della Lega,
“Lo spread – ha aggiunto Bagnai – non dipende dal Dio mercato, ma da come viene gestito dalla Bce, adesso è basso nonostante il debito sia più alto e questo vuol dire solo una cosa: che il costo del debito pubblico viene gestito dalle politiche monetarie della Bce. Uno spread che salisse sarebbe indicazione di un atteggiamento ingiustamente aggressivo della Bce nei nostri confronti”.
“Io ci ho messo la faccia: nel 2011 – ha continuato il senatore leghista – ho aperto un blog per dire che i salvataggi di Monti non ci avrebbero salvato e mi sono messo contro la Bocconi. Però nella vita ci vuole coraggio”.
”La Grecia – ha rilevato l’economista – è stata messa in ginocchio perché ha votato in modo non conforme a quello che si aspettava l’Ue e, per rappresaglia, la Bce, Mario Draghi ha sospeso l’Ela (emergency liquidity assistance). A noi piace un sistema basato sulla cooperazione, non sulle ritorsioni”.
“Sono d’accordo che la modifica dei trattati è un percorso impervio perché richiede l’unanimità, ma il punto fondamentale è che queste regole europee non stanno funzionando. Per esempio: ieri Dombrovskis ci ha richiamato all’ordine: ora bisognerà anche dire chi è: Dombrovskis viene da un paese, la Lettonia, che ha meno abitanti della città di Roma.
“Ora, dalla crisi del 2009 la Lettonia ha fatto scendere la disoccupazione facendola calare di circa quasi 10 punti percentuali. Sapete come? Facendo emigrare il 10% della forza lavoro lettone. Vogliamo questo?”, domanda in conclusione Bagnai.