“E’ chiaro che un governo del centrodestra non è più un’ipotesi percorribile, gli unici che non l’hanno capito sono forse proprio loro ma dopo il fallimento del mandato di Casellati quell’ipotesi tramonta del tutto”, ha detto il capo del M5s Luigi Di Maio, al termine dell’incontro con Roberto Fico. “Sono passati circa 50 giorni in cui abbiamo provato in tutti modi e tutte le forme a firmare un contratto di governo per il cambiamento del Paese con Salvini e la Lega ma loro hanno deciso di condannarsi all’irrilevanza per rispetto dei loro alleati e del loro alleato invece di andare al governo nel rispetto degli italiani”. “Se fallisce questo percorso per noi si deve tornare al voto non sosterremo nessun altro governo, tecnico, di scopo o del presidente”, ha detto ancora Di Maio.
“M5s e Lega, M5s e Pd e qualsiasi partito sono e resteranno alternativi e questo patto deve essere segno di rispetto dei nostri elettori e degli elettori dei partiti – ha proseguito Di Maio -. Ma nessuna forza politica può fare da sola, nessuno può dare un governo a questo Paese da solo. Per questo abbiamo ribadito la disponibilità” a un confronto con il Pd. “Chiedo al Pd di venire al tavolo, non subito a firmare il contratto ma a verificare se ci sono i presupposti per metterlo in piedi. Capisco le loro dinamiche interne, ma è chiaro che dobbiamo vederci per capire se ci sono i presupposti ci facciano sapere se sono disponibile poi vediamo la stesura del contratto”.
LA REAZIONE DI SALVINI – “Di Maio mi accusa di essere irrilevante? Forse voleva dire “coerente” e leale, visto che lavoro da 40 giorni per formare un governo fedele al voto degli italiani. Amoreggiare con Renzi e con il Pd pur di andare al potere mi sembra invece irrispettoso nei confronti degli italiani e dei propri elettori. Se vuole smettere di polemizzare e aiutarmi a ricostruire questo Paese io come leader del centrodestra sono pronto”.
Su Facebook le parole del presidente del Pd, Matteo Orfini: “Di Maio in questo momento ci sta chiedendo pubblicamente di fare un accordo sulla base di un confronto programmatico. Per chiarezza, sulla proposta di un accordo per un governo politico Pd-M5s la mia personale posizione resta la stessa di sempre: sono contrario“.
E il ministro Calenda aveva frenato su un possibile accordo: “Vedo il serio rischio – ha scritto su Twitter – che Pd sia troppo antisistema per allearsi con M5s attuale”. (ANSA)