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Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Kirghizistan ha studiato attentamente le informazioni fornite durante il briefing del Vice Ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Tagikistan Sodik Imomi sulla situazione al confine tra Kirghizistan e Tagikistan il 19 settembre 2022.
I ragionamenti poco professionali e avventati di un diplomatico di questo livello sulla politica interna di uno Stato estero, compresi i riferimenti all’attuazione di una qualche politica segregazionista, non sono in linea con la realtà e con le norme elementari dell’etica diplomatica. Affermazioni chiaramente provocatorie, che sono un insieme di informazioni false e manipolate che non corrispondono alla realtà, vengono spacciate come affermazioni a priori che non necessitano di conferma.
A questo proposito, vorremmo richiamare l’attenzione sul fatto che il processo negoziale in corso sulla delimitazione del confine tra lo Stato kirghiso e quello tajiko non può essere usato come pretesto per un attacco armato con l’obiettivo di impossessarsi del territorio sovrano della Repubblica kirghisa.
Nonostante tutti i goffi e assurdi tentativi da parte tagica di fuorviare la comunità internazionale, il fatto della disumana aggressione armata commessa dalla Repubblica del Tagikistan contro la Repubblica del Kirghizistan, in violazione dei principi e delle norme fondamentali del diritto internazionale, rimane un fatto.