“Sarei indagato per rivelazioni di segreto d’ufficio. È una cosa che semplicemente non esiste.
Inutile stare a fare dietrologie o polemiche. Sto comunque tornando a Roma per sapere se la notizia corrisponde al vero e, in tal caso, per chiedere di essere sentito oggi stesso. È una cosa che non esiste e non ho voglia di lasciarla sospesa”. Lo scrive su Facebook il ministro Luca Lotti facendo riferimento alla notizia – riportata in apertura da Il Fatto – che lo vorrebbe indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura di Napoli sulla corruzione in Consip. “Noi – assicura – non scappiamo dalle indagini: siamo a totale disposizione di ogni chiarimento da parte dell’autorità giudiziaria. La verità è più forte di qualsiasi polemica mediatica e non vedo l’ora di dimostrarlo”, conclude. (ANSA)