Lungomare aperto o chiuso? Discussione in Consiglio Comunale.

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La destinazione del Lungomare al termine del progetto di riqualificazione approvato e della relativa gara è stata al centro della riunione della commissione presieduta da Nino Simeone, con la partecipazione dell’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, Edoardo Cosenza, e dei rappresentanti di alcune associazioni di categoria.

Un inizio di discussione, quello di oggi, ha chiarito il presidente Simeone, per definire un percorso comune nella ricerca di soluzioni ai problemi del trasporto e della mobilità cittadina, temi sui quali l’Amministrazione ha dichiarato di voler raggiungere la massima condivisione nelle scelte. La commissione, a tal proposito, ha già avanzato una sua proposta, che è quella di creare una Zona a Traffico Limitato da Piazza Vittoria a Via Nazario Sauro, munita di varchi telematici e con orari di accesso dei veicoli nelle prime ore del mattino e nelle ore centrali pomeridiane dei giorni feriali. L’Amministrazione, ha spiegato l’assessore Cosenza, intende ascoltare il parere di tutti, a partire dalla commissione. Il progetto di riqualificazione del Lungomare, finanziato per 13,2 milioni di euro a valere sui fondi del Pon Metro, prevede due corsie ciclabili e due carrabili, quindi contempla una flessibilità nell’uso. Il progetto, già approvato e completo di tutti i pareri, prevede anche la disponibilità di 300mila euro da destinare all’acquisto di nuove tecnologie e dovrà essere attuato entro la fine del 2023, pena la perdita dei finanziamenti. Anche il tram tornerà, inizialmente fino a Piazza Vittoria e successivamente fino a Piazza Sannazaro, grazie a un finanziamento contenuto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Anche in caso di pedonalizzazione, infatti, è necessario prevedere la possibilità di apertura per allerta meteo e altre situazioni di emergenza, ma qualsiasi intervento non può prescindere dalla risoluzione dei problemi del trasporto su ferro, dalla creazione di nuovi parcheggi, anche sotterranei, e da un piano ambientale che tenga conto di tutta la viabilità della zona e non solo del Lungomare. Un no a ipotesi di riapertura al traffico veicolare è venuto dai rappresentanti di alcune associazioni di categoria presenti alla riunione: Adele Pignata di Federalberghi Napoli, Antonino Della Notte di Aicast e Antonio Viola di Confesercenti, per i quali non è da prendere in considerazione nessun passo indietro rispetto al Lungomare pedonalizzato, tranne nei casi di situazioni emergenziali. Diverse le opinioni dei consiglieri intervenuti. Per Catello Maresca (Gruppo Maresca) sarebbe utile parlare di fruibilità “ragionata” del Lungomare, da aprire alle auto in fasce orarie definite per decongestionare il traffico della zona, sempre però lavorando su un progetto complessivo della mobilità cittadina e tenendo conto delle condizioni del trasporto pubblico. Aniello Esposito (Partito Democratico) ha ricordato i gravi danni arrecati alla città dalla chiusura della Galleria Vittoria, un fatto che ha dimostrato l’importanza di poter contare sulla percorribilità di Via Partenope. Fondamentale è poi fornire tempi precisi sul ritorno del tram a Piazza Vittoria e garantirne l’allungamento del percorso fino a Poggioreale. Nessun passo indietro sulla pedonalizzazione è possibile secondo Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde), che valuta un eventuale ritorno al passato come “un autogol”, mentre per Salvatore Flocco (Movimento 5 Stelle) la pedonalizzazione ordinaria potrebbe lasciare il passo a riaperture temporanee nei giorni feriali solo in caso di particolari criticità del traffico cittadino. Alessandra Clemente (Misto) ha definito impopolare qualsiasi ipotesi di riapertura, peraltro contraria a quanto previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che punta ai centri storici liberi dalle auto, a nuovi parcheggi e al potenziamento del trasporto pubblico. Il progetto di riqualificazione, inoltre, parla di Lungomare restituito ai cittadini con traffico veicolare ammesso solo in situazioni di emergenza. Toti Lange (Misto) ha ricordato le decisioni prese da Amministrazioni passate che sono poi diventate “simboli”, come la chiusura di Piazza del Plebiscito e quella del Lungomare. Questa Amministrazione, ha sottolineato, deve andare al di là delle simbologie e fare scelte ragionando con praticità e buon senso. Non è detto che una pedonalizzazione che prescinda da altri ragionamenti sia economicamente vincente: occorre ragionare con una visione complessiva della città e non a compartimenti stagni. Luigi Musto (Manfredi Sindaco) ha approvato l’idea di un ragionamento complessivo che tenga conto di tutti gli elementi in gioco, ma prevedendo la riapertura solo in casi di assoluta necessità. Per Rosario Palumbo (Cambiamo!) la pedonalizzazione va considerata come l’obiettivo finale della scelta, anche se per arrivarci occorreranno gradualità e azioni intermedie per potenziare trasporto pubblico e parcheggi. L’obiettivo della pedonalizzazione di questa e di altre zone della città, ha concluso l’assessore Cosenza, è condiviso anche dall’Amministrazione, ma dopo il potenziamento del trasporto pubblico e dei parcheggi, e sempre valutando in un’ottica complessiva l’impatto ambientale della scelta. Il progetto di riqualificazione non esclude il passaggio delle auto in regime ordinario, quindi lascia aperte tutte le soluzioni possibili.

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