La Casa Bianca ha confermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto ai partner della Nato un aumento delle spese annuali per la difesa al 4% del pil, invece dell’attuale 2%. “Durante le sue dichiarazioni oggi al summit Nato, il presidente ha suggerito che i Paesi non solo rispettino il loro impegno a spendere per la difesa il 2% del loro pil, ma che lo aumentino al 4%” ha riferito la portavoce Sarah Sanders dopo la riunione a porte chiuse dei leader dei 29 paesi dell’Alleanza atlantica. “Il presidente Trump vuole che tutti i nostri alleati condividano di più l’onere e, come minimo, adempiano agli obblighi già contratti” ha aggiunto Sanders.
Già nel pomeriggio, Trump – “che ha parlato per primo – ha sollevato non solo la questione che il 2% (del Pil speso per la difesa, ndr) dovrebbe essere raggiunto”, ma “ha alzato l’asticella più in alto, al 4%” aveva raccontato ad un gruppetto di giornalisti bulgari il presidente bulgaro Rumen Radev, secondo quanto riferiva ‘Euractiv.com’. Radev ha aggiunto che Trump “è uscito immediatamente” dopo aver pronunciato quella frase.
NATO – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intanto ha fatto sapere che “mi focalizzerò su quello che abbiamo concordato e abbiamo concordato il 2%. Cominciamo con questo” obiettivo, per il quale “c’è ancora strada da fare” ha risposto in conferenza stampa, al termine della prima giornata del summit a Bruxelles.
IL TWEET – “A che serve la Nato se la Germania paga alla Russia miliardi di dollari per gas ed energia? Perché solo 5 Paesi su 29 hanno mantenuto le promesse? Gli Usa pagano per la protezione dell’Europa, poi perdono miliardi sul commercio. Devono spendere il 2% del Pil immediatamente, non entro il 2025” ha twittato il presidente Trump. In realtà l’impegno preso in Galles nel 2014 è di spendere il 2% del Pil nella difesa entro il 2024.