Pd, strappo di Gentiloni su Napoli.

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dall’associazione Sempre Avanti Napoli riceviamo e pubblichiamo
Durante l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico di ieri, per noi di Sempre Avanti Napoli si é consumato un grave strappo.
Aureliana Natale ha presentato un nostro ordine del giorno in cui chiedevamo all’Assemblea un’attenzione straordinaria per Napoli, attraverso quattro punti per un congresso straordinario del PD, al fine di traghettarlo nel più breve tempo possibile oltre la palude in cui è arenato da tempo.
Le richieste dell’associazione Sempre Avanti, che ha in Roberto Giachetti, Anna Ascani e Luciano Nobili i suoi rappresentanti nazionali, chiedevano di:
1) Insediare subito la commissione per il congresso.
2) Distinguere nel Partito Provinciale di Napoli il ruolo di segretario cittadino di Napoli.
3) Fissare dei temi irrinunciabili per le mozioni a congresso con l’aiuto di competenze della città e con una grande apertura alla società civile napoletana
4) Trovare delle modalità ancor più efficaci di coinvolgimento degli elettori per il congresso: iscritti e primaristi.
Il presidente Gentiloni, ha però dichiarato inammissibile l’ordine del giorno adducendo tra le motivazioni l’incompetenza dell’Assemblea secondo le regole statutarie del PD.
Crediamo sia una scelta profondamente sbagliata. Intanto perché l’art. 42 dello Statuto assegna proprio all’Assemblea nazionale la competenza alle modifiche statutarie, peraltro l’ordine del giorno aveva finalità prettamente programmatiche e non dava alcuna indicazione di modifica statutaria! E poi perché l’impegno per Napoli è urgente e non può essere più rinviato.
Si tratta di un grave precedente ancor più in mancanza di un regolamento di funzionamento della stessa Assemblea  ma sopratutto di un errore politico che denuncia scarsa attenzione ad una questione che invece necessita impegni di tutti: non lo chiede solo una mozione, lo chiedono gli iscritti del partito napoletano.
Lo stesso segretario Zingaretti aveva mostrato, nella sua introduzione, la volontà di aperture al popolo democratico, al richiamo alle esigenze dei territori, alla costruzione di piattaforme e costituenti delle idee, nuclei PD in condomini e luoghi di lavoro. Nel suo discorso finale ha in più sollecitato le regioni a fare proposte sui territori: bene! è esattamente quello che era stato fatto.
La verità ci appare sempre più vicina ad un tentativo di ripristino e di conservazione dei vecchi metodi di gestione delle spinose questioni del Mezzogiorno: speriamo di sbagliare! Non sfugge però ai tanti democratici napoletani ed al gruppo di Sempre Avanti che a Napoli manca il coraggio di aprire veramente la partita in maniera seria, costruttiva, innovativa per paura di perdere l’appoggio dei tanti che però finora non hanno fatto il bene del partito. Ma se il PD Napoli vuole sopravvivere e tornare a vicere ha bisogno di basi solide: al solito gioco delle parti, noi che crediamo nel rinnovamento come valore per la ripartenza, intendiamo sottrarci!
Al commissario straordinario che si sta occupando del congresso, l’On. Michele Meta, chiediamo di assumersi la responsabilità di fronte al Pd di Napoli delle nostre valutazioni e di raccogliere le indicazioni contenuto nel nostro ordine del giorno, nella nostra proposta per ripartire.

 

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