Prevenire il dissesto idrogeologico dopo gli incendi estivi, serve sburocratizzazione.

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Costituire nell’immediato con le istituzioni regionali e governative una commissione d’esperti per monitorare i cambiamenti del clima, studiare le contromisure e promuovere un sistema assicurativo all-risks a tutela degli agricoltori,cittadini ed imprese colpiti dalle calamità. Crisi o non crisi i soldi per fronteggiare l’emergenza dovranno essere trovati, è un dovere dello Stato.

L’unica strada percorribile è quella in primo luogo snellire le procedure burocratiche e far accedere ai finanziamenti anche le imprese che quest’anno hanno avuto danni inferiori al 30 per cento della produzione, ma che ne hanno subiti anche negli anni precedenti. Il secondo provvedimento che intendiamo proporre è quello di dare più impulso alle polizze multirischio che coprono gli agricoltori e le imprese per l’insieme dei danni causati dalle calamità naturali ma anche dalle crisi di mercato e chiedere con forza all’Unione Europea di creare un fondo comunitario per sostenere queste misure per prevenire e fronteggiare il dissesto idrogeologico della Campania, in particolare la zona del Monte Faito, per offrire iniziative accessibili per gli agricoltori e le piccole imprese, spesso a conduzione familiare, ma anche per i singoli cittadini, in grado di sostenere le spese dei vari tipi di danni. Crediamo che questo sia l’unico strumento per non buttare dalla finestra decine di milioni di euro ogni anno per inseguire l’emergenza. Siamo di fronte ad un cambiamento climatico, non solo la siccità è diventata un pericolo costante, ma siamo alle prese con eventi di tipo monsonico. Sul versante della siccità in teoria tutto è molto più semplice, perché occorre intervenire sul sistema irriguo che fa acqua da tutte le parti e capire, come succede in paesi come Israele, che l’acqua è preziosa e va utilizzata con avvedutezza. Per quanto riguarda le precipitazioni intense c’è poco da fare. È necessario attrezzarsi con meccanismi di tutela, e fare in modo che sia la massima attenzione ai dissesti idrogeologici. Ma davanti a chicchi di grandine di sette etti non si può fare nulla. Auspichiamo che la Regione Campania invii al più presto la richiesta di declaratoria dello stato di emergenza per la calamità da dissesto idrogeologico del territorio. Richiesta necessaria per erogare gli aiuti come prevede la Ue, valutando anche l’opportunità se possono farcela con i fondi regionali. Le emergenze devono essere considerate situazioni diverse dalla norma, quindi i soldi si devono trovare per forza. Il primo obbligo dello Stato è difendere i cittadini dalle calamità naturali.Cosi  Dirigenti Nazionali Rosario Lopa, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Territorio Turismo Agroalimentare, e Alfredo Catapano, componente del Dipartimento Commercio e Pmi del Movimento Nazionale per la Sovranità di Alemanno e Storace.

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