Reddito di cittadinanza, Muscarà (M5S): “De Luca prima boicotta i Navigator, poi dimentica i centri per l’impiego”.

Protestano davanti alla sede della Regione Campania, a Napoli, per chiedere di poter iniziare il loro lavoro: sono gli idonei del concorso per navigator, coloro che dovranno guidare chi percepisce il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro, 22 luglio 2019. Protestano "perché De Luca non vuole firmare" per stipulare la convenzione con l'Anpal, l'Agenzia nazionale per il lavoro, che permetterà ai vincitori del concorso di iniziare a lavorare. ANSA/CESARE ABBATE
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“Per ben sei mesi il governatore De Luca ha rifiutato di assumere 471 Navigator indispensabili per far partire la fase 2 del Reddito di Cittadinanza e trovare occupazione ai percettori di reddito, e oggi decine di migliaia di cittadini della Campania ne pagano le conseguenze sulla propria pelle. Per il presidente della Regione Campania, unico in caso in Italia, si trattava di figure inutili, sebbene i centri per l’impiego regionali fossero inadeguati per carenza di personale e strumenti informatici non all’altezza. Risultato, i Navigator sono stati assunti con notevole ritardo rispetto alle altre regioni, il potenziamento dei 46 centri per l’impiego annunciato da De Luca è fermo al palo e ad oggi, a distanza di 24 mesi, dei 369 mila beneficiari di reddito di cittadinanza meno del 50% sono stati convocati”. Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale.

“In Campania i Navigator non sono stati messi in condizione di poter lavorare al meglio, non avendo una piattaforma digitale condivisa e dovendosi spesso arrangiare con strumenti propri. Addirittura – ha proseguito Muscarà – abbiamo registrato testimonianze di chi è rimasto in contatto con i percettori di reddito su whatsapp. Ragazzi che hanno dimostrato dedizione e professionalità, che rischiano di pagare la mancata proroga dei loro contratti per le negligenze di un governatore il cui unico obiettivo era quello di boicottare il reddito di cittadinanza. Il tutto per tenere accesi i riflettori su un piano lavoro regionale propagandistico e rivelatosi fallimentare fin dagli annunci”.

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