“Niente più reddito di cittadinanza per chi non ha un lavoro o che un’occupazione ce l’aveva pure, ma l’ha persa. E neppure un salario minimo determinato per legge. Al massimo, si può concedere un contributo a chi è inabile al lavoro. A parlare non è Berlusconi, Salvini, Meloni o Renzi, bensì Luigi Di Maio. Già, a chiedere l’abolizione del reddito è oggi proprio l’uomo che per anni lo ha sbandierato quale strumento di cui si è fatto arduo propugnatore e grazie al quale la povertà in Italia sarebbe stata abolita. Ma ora che non gli servono più, quei milioni di italiani disoccupati o che percepiscono stipendi al di sotto della soglia di povertà, possono pure tornare a fare la fame”.
Così l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa Piernicola Pedicini, commentando le dichiarazioni del leader di Impegno Civico Luigi Di Maio, nel corso del Meeting di Comunione e Liberazione in corso di svolgimento a Rimini.