“E’ il momento di serrare i ranghi”, è l’input arrivato da Arcore. Ieri Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, raccontano, avrebbero condiviso la necessità politica di una coabitazione per blindare il centrodestra, partendo dal responso delle urne che lo ha legittimato come prima coalizione.
L’obiettivo è rafforzare la coalizione, se mai con l’appoggio dei cosiddetti responsabili per il raggiungimento di una maggioranza assoluta, capace di esprimere un governo stabile. Da qui l’idea, riferiscono fonti azzurre, cui starebbero lavorando gli emissari di Fi, Lega e Fdi, di dar vita a gruppi parlamentari unici.
Unendo le forze, il centrodestra diventerebbe il primo gruppo in Parlamento. In questo modo, Berlusconi, Salvini e Meloni manderebbero un segnale forte e chiaro non solo al Movimento cinque stelle ma anche al Colle. Il Quirinale, infatti, si ragiona tra le fila del centrodestra, non potrà non tener conto dei numeri al momento della formazione del governo.
“Sono contento della compattezza del centrodestra, andremo insieme al Quirinale”. Lo dice Matteo Salvini e aggiunge”Se verremo chiamati, siamo pronti. Non facciamo accordo partitici o politici, noi abbiamo un programma, chi condivide programma, chi ci sta bene”.
“Sono contento della compattezza del centrodestra, andremo insieme al Quirinale. Siamo la prima coalizione e siamo la speranza per gli italiani”, ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti a Milano.
Il leader della Lega ha anche annunciato che cercherà di raccogliere le forze della sinistra. “Renzi è vittima della sua arroganza. Peccato, perché c’è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze”.
“C’è un parlamento, c’è un candidato premier, il sottoscritto, e c’è un programma che porterà l’Italia fuori dalle sabbie mobili. Chi vuole sostenere questo programma lo accettiamo. Ma non faremo accordi partitici”, ha detto ancora Salvini, aggiungendo: “Se verremo chiamati, siamo pronti”. “Ho fatto una campagna elettorale in lungo e in largo per Salvini premier, ci hanno dato 12 milioni di voti come coalizione, 5 milioni alla Lega e poi mi dicono cosa fai, ti scansi? No”, ha aggiunto.
Rispondendo ai giornalisti a Milano che gli chiedevano se l’Ue debba temere un governo a guida Lega, Salvini ha risposto: “L’Europa deve avere paura? No, semmai gli italiani hanno avuto paura dell’Europa negli anni passati, noi andremo in Europa a cambiare regole che hanno impoverito gli italiani”.