‘I centri sociali hanno fatto i centri sociali, i black bloc si sono infiltrati e hanno fatto i black bloc, lo Stato ha fatto lo Stato, de Magistris non ha fatto il sindaco”. Così, in un post su fb, Antonio Bassolino, commentando gli incidenti di ieri a Napoli in occasione del corteo contro il leader della Lega, Matteo Salvini.
“Auto in fiamme, sassi e molotov contro le Forze dell’Ordine, cittadini ostaggio della violenza: è lo spettacolo indegno inscenato a Napoli dai centri sociali per impedire al segretario di un partito di esprimere le sue idee”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“È vergognoso – attacca ancora – che in democrazia ci siano sedicenti rivoluzionari e figli di papà che si arrogano il diritto di decidere chi possa parlare e chi no e usino ogni scusa per devastare le città. La Napoli migliore, onesta e libera non si riconosce in questa gentaglia. Se l’Italia è ancora una democrazia, mi aspetto una condanna unanime del mondo politico”.
“Fa male vedere Napoli trasformarsi ancora una volta in un teatro di guerriglia urbana. Un campo di battaglia su cui le nostre forze dell’ordine, che ringraziamo sempre per il preziosissimo lavoro che svolgono, sono impegnate a difendere la democrazia dagli assalti di vandali e teppisti, invece di proseguire nella loro opera di contrasto all’illegalità e di difesa del territorio. Napoli oggi sta mostrando il suo volto peggiore, quello di una piccola minoranza di facinorosi che sentendo di avere la benevolenza del Sindaco credono di poter piegare la città al loro volere. Ed è questa fotografia di Napoli, quella della democrazia sospesa e delle manifestazioni violente, che farà il giro del mondo e getterà discredito su un’intera città e su tutti i napoletani. Questa fotografia porta la firma di de Magistris che ancora una volta non ha esitato ad incoraggiare i violenti soffiando sul fuoco della protesta”. Così in una nota Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia e consigliere comunale a Napoli, che continua poi in un editoriale sul quotidiano “Il Tempo”: “la difesa di De Magistris non regge e ha il sapore del ricatto di chi pensa di essere stato incoronato imperatore di una Repubblica autonoma fondata sull’odio e sul disprezzo verso chi non la pensa come lui. Repubblica che – prosegue -, stando a quello che abbiamo visto anche sabato, dispone di una sua falange armata pronta a rispondere agli ordini di un sindaco, che pur di pescare consenso in quello stagno che lo ha portato alla rielezione nel 2016, non ha esitato a concedere loro l’utilizzo di immobili pubblici”. “E’ inquietante il sindaco della legalità che incoraggia l’illegalità sanando occupazioni abusive, in una città in dissesto finanziario. Siamo di fronte ad un sindaco che ritiene di avere le chiavi dell’ordine pubblico a Napoli e che non appare credibile nel suo ragionamento da improbabile Masaniello o paladino della sua identità napoletana. Spregiudicato e cinico come pochi, utilizza l’orgoglio dei napoletani solo per alimentare le sue convenienze politich. Perché Napoli non si difende dagli inaccettabili insulti e dalle vergognose offese che ha ricevuto negando una struttura per un comizio politico. “La sceneggiata lasciamola ai professionisti del genere. Chi è chiamato ad amministrare lo faccia, con serietà. Forse però, considerato il soggetto, è chiedere troppo”.