San Carlo e Universiadi, De Luca ancora duro su de Magistris.

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Alla presentazione della prossima stagione del Teatro San Carlo ancora un duro attacco del presidente della Regione Vincenzo De Luca al sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Entrambi presenti, il loro incontro non era partito con le migliori premesse: gelo evidente, senza alcuna stretta di mano.

“Mi auguro che le Universiadi non si trasformino in un disastro per un bene culturale di Napoli come la Mostra d’Oltremare, perché l’autorità sportiva può pensare che sia più comodo mettersi lì ma io no. Ricordo che alla Mostra sono vincolati anche i giardini, è come mettere i prefabbricati sul prato di Capodimonte”.

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca alla presentazione della prossima stagione del teatro San Carlo.

Ho appreso – ha aggiunto – che il San Carlo sta programmando eventi anche per le Universiadi 2019. Dio l’abbia in gloria. Un evento che ci vede in un paradosso tutto italiano. E’ stato inventato dalla Regione impegnando 170 milioni di euro dal Patto per la Campania più 100 milioni formalmente del governo ma sottratti sempre alla Campania. Mi auguro semplicemente, ed essendo l’unico finanziatore dell’evento credo di avere qualche titolo per parlare, che non si trasformi in un disastro. Mi auguro che la Mostra non sia oltraggiata da scelte barbare”.

Poi l’affondo: “Negli ultimi tre anni la Regione Campania ha destinato al teatro San Carlo 12 milioni di euro. Il Comune di Napoli 700mila euro, cioè risorse che vanno bene per una sagra e non certo per il San Carlo”.

“Per il 2018 – ha proseguito ancora il governatore – il Comune non prevede neanche un euro: è una situazione insostenibile, è tempo di guardare in faccia la realtà”. De Luca si dice “preoccupato” per il futuro del teatro. “La Regione destina il triplo di quanto la Lombardia destina alla Scala ma è evidente che se il Comune di Napoli non stanzia neanche un euro, com’è oggi la situazione, faremo fatica a mantenere la programmazione del San Carlo a questi livelli”.

La Regione Campania è a detta del presidente regionale “l’unica d’Italia a reggere da sola la programmazione culturale di un capoluogo. È evidente che bisogna voltare pagina: non si va avanti a suon di chiacchiere e demagogia ma facendo gli amministratori seri”.

“Un programma ricco e significativo, con Muti e con tanti altri, ma è anche importante che i soci fondatori sostengano in modo convinto il teatro più antico d’Europa in un momento storico complicato”, erano state le parole invece del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito alla nuova stagione. Da parte sua un elogio al “lavoro enorme fatto in questi anni, la professionalità e la passione” che hanno contribuito a rendere il teatro “sempre più un’eccellenza per la città” e “un bene visitato sempre di più da cittadini e turisti”.

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