“Sono qui a ricordare che chi sbaglia paga, soprattutto se indossa una divisa. Questo però non vuol dire infangare e mettere a rischio la vita di 40mila appartenenti alla polizia penitenziaria che rendono il Paese più sicuro”.
Così Matteo Salvini all’uscita dal carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
“La giustizia faccia il suo corso, e se ci sono stati abusi e violenze con nomi e cognomi, vanno puniti. Però non accetto – ha detto – gli insulti, gli attacchi, anche da parte di clan della camorra’”.
“Ringrazio tutte le forze dell’ordine e se c’ è un 1% che sbaglia è giusto che paghi”.
Ad una giornalista che chiedeva se accettasse il termine “mattanza” utilizzato dal gip, Salvini ha replicato: “Ma è stata mattanza anche le 400 aggressioni subite dagli agenti della penitenziaria nelle carceri italiane”. Applaudito da un gruppo di agenti di custodia e sindacalisti, Salvini ha sottolineato che l’ organico degli agenti della Casa circondariale di S. Maria Capua Vetere – 400 agenti, a fronte di 940 detenuti – è “assolutamente insufficiente”. in ogni caso “lo Stato deve scusarsi con i detenuti vittime delle violenze e con i loro familiari, ma , senza che questo valga come giustificazione, ricordo che nelle settimane precedenti ci sono stati morti, violenze ed aggressioni nelle carceri di mezza Italia altrettanto condannabili. E dal primo gennaio di quest’anno si contano circa 500 episodi di aggressione nelle carceri di tutta Italia”.
Alla domanda su responsabilità del ministro Bonafede, Salvini ha replicato: “Lui ci disse che era tutto a posto, evidentemente non era così”. (ANSA).