Con 708 voti Luigi Napolitano sarà il candidato del M5S alle suppletive 2020 per il Collegio uninominale di Napoli, Campania – 07 per il Senato (Napoli, quartieri Arenella, Barra, Miano, Piscinola, Poggioreale, Ponticelli, San Carlo all’Arena, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Patierno, Scampia, Secondigliano, Vicaria, Vomero e Zona Industriale, praticamente il 70% degli abitanti del capoluogo).
Così hanno scelto gli iscritti M5s della Campania che ieri hanno votato in 1974 la loro preferenza su Rousseau. Oltre a Napolitano, ex compagno universitario di Luigi Di Maio, erano in corsa Mariano Peluso che ha preso 511 voti; Emanuela Ferrante, 205 voti; il rapper Luca “Lucariello” Caiazzo 171 voti; Teresa Esposito, 120 voti; Stefania Palermo, 102 voti; Fabio Montagnaro, 99 voti; – Evaristo Cicatiello, 31 voti; Domenico Galardo, 23 voti; Gianpaolo D’Eugenio, 4 voti.
Ringrazio commosso tutti quelli che mi hanno votato e che mi hanno sostenuto. È chiaro che non mollerò mai, già oggi torno in studio e in settimana dai miei ragazzi in carcere. Quello che mi rattrista è che oramai la piattaforma Rousseau non ha nessun rapporto con la realtà dell’attivismo. Non volevo crederci. Non parlo dei meetup parlo di una corsa a chi ha il “clan” con più iscritti. È una lotta tra clan e le armi sono liste di iscritti che votano a comando. Un seggio così importante per la politica nazionale non può essere assegnato così. A me sembra una truffa. Va bene scrivere messaggi, incoraggiare nelle chat amici attivisti, ma non va bene crearsi lo zoccolo duro e fare il bello e cattivo tempo. Non mi riconosco in questo, non ho fatto iscrivere né mia moglie né mio fratello e i miei genitori perché solo simpatizzanti e non attivisti. Ho già scritto a Rousseau per aumentare i controlli e, siatene certi, non mollerò. Mai.