”Tutti i più grandi Paesi, dagli Usa alla Corea, hanno iniziato la fase di sviluppo attraverso lo Stato. Se questo lo ignoriamo e continuiamo a dire che oggi domina la cultura del mercato a tutti i costi, e diciamo che al Sud lo sviluppo prima o poi arriverà, siamo ingenui e maliziosi”. Lo ha detto Pasquale Tridico, indicato da Luigi Di Maio come ministro del Lavoro di un possibile governo M5S.
”L’Italia del Sud – ha aggiunto Tridico – è stata veramente troppo trascurata. Si vive una situazione di assoluto degrado e negligenza con tassi di povertà e disoccupazione altissimi. Al Meridione a livello regionale, come in Calabria o Sicilia, ci sono Paesi da sottosviluppo. È possibile che un governo di un Paese civile non faccia una strategia aggressiva d’investimento e sviluppo per far uscire questo Paese da una situazione decennale a cui è stata condannata ? La questione meridionale è molto seria”.
“Se continuiamo a pensare che il Sud del Paese possa uscire dalla sua situazione di grave disoccupazione e sottosviluppo attraverso le forze del mercato – ha proseguito – siamo ingenui e maliziosi. Lo sappiamo tutti che questo non è possibile. Nella storia del capitalismo moderno nessun Paese è uscito dalla sua condizione di povertà, almeno nella fase iniziale, attraverso le forze del mercato”.
Tridico, nel corso dell’intervista, ha citato anche Bergoglio. ”Papa Francesco – ha infatti ricordato – il 23 maggio del 2015, davanti alle Acli, disse che il welfare non è un costo ma un mezzo per lo sviluppo. Questa frase che raccoglie decine di anni di studi in economia significa una cosa molto importante: cambiare completamente la direzione del paradigma economico al quale abbiamo per anni pensato”.
“Il welfare – per il professore indicato dai 5 Stelle al dicastero del Lavoro – deve essere un mezzo per lo sviluppo e non un costo. In passato infatti prima del welfare ci si doveva arricchire, bisognava avere i soldi e poi forse si distribuiva qualche centesimo ai poveri”.