L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato un campione di 16.000 compravendite effettuate nel primo semestre del 2020 attraverso le agenzie affiliate attive sul territorio nazionale.
Il periodo esaminato è stato caratterizzato dall’emergenza Covid e, anche per questo motivo, ha evidenziato dinamiche particolari a livello nazionale: ad esempio la percentuale di acquisti per investimento è scesa al 16,8% segnalando così una chiara contrazione rispetto agli ultimi anni quando si erano toccate punte del 17,9%.
Quale il trend registrato in Regione?
COMPRAVENDITE
L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le Agenzie Tecnocasa e Tecnorete in Campania evidenzia che nel primo semestre del 2020 il 68,7% degli acquisti ha riguardato l’abitazione principale, il 25,6% la casa ad uso investimento ed il 5,7% la casa vacanza. I dati sono sostanzialmente in linea con quelli rilevati nel secondo semestre del 2019.
In Campania chi compra l’abitazione per viverci sceglie principalmente trilocali (39,2%), seguiti dai quattro locali (25,7%), e dai bilocali (16%).
Le tipologie più compravendute in Regione sono i trilocali (34,3%), seguiti dai quattro (20,9%) e dai bilocali (20,6%).
Il 78,1% degli acquirenti in Campania ha un’età compresa tra 18 e 54 anni, rispettivamente si riscontrano il 24,3% dei casi con età tra 18 e 34 anni, 30% dei casi con età tra 35 e 44 anni e infine il 23,8% dei casi con età tra 45 e 54 anni; mentre percentuali più basse si registrano nelle fasce più alte di età.
Nella prima parte del 2020 nel 40,4% dei casi l’acquisto è stato concluso da coppie e nel 37,3% da coppie con figli, mentre nel 22,3% dei casi si tratta di single. Si tratta di percentuali sostanzialmente invariate rispetto alla seconda parte del 2019.
In Campania gli acquirenti sono lavoratori dipendenti nel 55,8% dei casi e professionisti nel 21,2% dei casi.
Analizzando le compravendite dal lato del VENDITORE, nel primo semestre del 2020 la maggior parte delle persone ha venduto per reperire liquidità (45%), seguita da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (40,3%) ed infine da chi si è trasferito in un altro quartiere oppure in un’altra città (14,7%). Si tratta di percentuali molto vicine ai valori riscontrati nel secondo semestre del 2019.