da idealista.it
Quello delle occupazioni abusive è un tema caldo, ancor più alla luce dei recenti fatti di cronaca. Ma la linea dura annunciata in precedenza ha ora subito delle modifiche. A prevederlo il maxiemendamento al decreto legge sicurezza (113/2018), che ha ottenuto la fiducia al Senato (con 163 sì, 59 no e 19 astenuti) e che ora passa all’esame della Camera. A idealista/news il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha detto: “Si fa una vera e propria marcia indietro”.
Il presidente di Confedilizia ha spiegato: “Avevamo sostenuto, apprezzato e rilanciato l’azione del governo sulle occupazioni abusive. Con queste norme si fa una vera e propria marcia indietro”.
Evidenziando: “Innanzitutto, si mette in piedi un sistema di liturgie varie che contraddicono il principio secondo il quale quando c’è una sentenza di un giudice quella va eseguita. Se poi nei fatti – per via dei numeri, per via del fatto che le situazioni si incancreniscono e che ci sono tante occupazioni che si sono lasciate andare – bisogna fare qualche valutazione politica a livello di città è chiaro che va fatto, ma non scrivere per legge che il potere giudiziario viene superato da un insieme di enti vari capitanati dal prefetto che possono estendere in maniera, secondo noi, eccessiva il periodo di attesa dello sgombero in ‘cambio’ di un’indennità che si presenta assolutamente insoddisfacente”.
Spaziani Testa ha poi sottolineato: “Viene negato di fatto un diritto che è stato affermato dalla giurisprudenza: il principio in base al quale il cittadino ha diritto al risarcimento da parte dello Stato per il danno creato dalla mancata prevenzione dell’occupazione abusiva da parte dello Stato stesso e dalla mancata repressione della stessa occupazione e quindi la liberazione dell’immobile”.
Decreto sicurezza, cosa è previsto sul tema delle occupazioni abusive
In base all’articolo 31 bis (“Disposizioni in materia di occupazioni arbitrarie di immobili”), addio all’immediata esecuzione dei provvedimenti di sgombero ordinati dalla magistratura attraverso la previsione di una procedura che attribuisce ai Prefetti e ad altre autorità amministrative il potere di differire il momento della liberazione dei beni. E, nel caso in cui venga confermata l’assenza di alternative alloggiative per le fragilità sociali che abitano gli stabili, addio alla responsabilità civile e amministrativa del Ministero e delle Prefetture per la mancata esecuzione dei provvedimenti. Previsto, in compenso, un fondo di 2 milioni di euro a ristoro dei privati. Secondo quanto stabilito, “il prefetto, qualora ravvisi la necessità di un piano per i soggetti deboli, dovrà istituire una cabina di regia”, composta anche da Comune e Regione. Questa cabina di regia dovrà cercare una soluzione alternativa per gli occupanti e nel caso non la trovasse scatterà il differimento dell’intervento.
Secondo l’associazione dei proprietari di casa il maxiemendamento del governo al decreto sicurezza rappresenta, nella parte relativa alle occupazioni abusive di immobili, una sconfessione della linea sinora seguita dall’esecutivo e una vanificazione della giurisprudenza, anche della Cassazione, che ha riconosciuto ai proprietari il diritto al risarcimento del danno causato dalla mancata esecuzione degli sgomberi.
Confedilizia ha poi precisato che “le norme approvate negano l’immediata esecuzione dei provvedimenti di sgombero ordinati dalla magistratura, in conseguenza dell’accertamento di reati, attraverso la previsione di una lunga e complessa procedura che – esautorando nei fatti la magistratura stessa – attribuisce invece ai Prefetti e ad altre autorità amministrative il potere di differire, sulla base di una serie di elementi extragiuridici, il momento della liberazione degli immobili. Il tutto, ‘ricompensando’ le vittime dei reati attraverso la corresponsione di una ‘indennità’ avente connotazioni tali da non garantire il minimo ristoro rispetto all’entità dei danni subiti (e gravando i proprietari persino dell’onere di impedire l’occupazione…)”.
L’associazione dei proprietari di casa ha poi sottolineato: “Come se non bastasse, l’emendamento prevede che, qualora la mancata esecuzione degli sgomberi sia dipesa dall’impossibilità di individuare le ‘misure emergenziali necessarie per la tutela dei soggetti in situazione di fragilità che non sono in grado di reperire autonomamente una sistemazione alloggiativa alternativa’ ovvero dalla ‘necessità di assicurare la salvaguardia della pubblica e privata incolumità’ – e quindi, sulla base dell’esperienza, sempre – lo Stato sia esonerato dalla responsabilità civile. Con ciò, di fatto, negando ai proprietari il diritto al risarcimento del danno”.
Confedilizia ha quindi affermato: “Se il testo di queste disposizioni non venisse superato, si tratterebbe, fermo restando il prevedibile interessamento della Corte costituzionale ad alcuni loro aspetti, di un passo indietro molto grave nella tutela del diritto di proprietà rispetto a un reato particolarmente odioso come quello di occupazione arbitraria di immobili”.
Occupazioni abusive, la circolare Salvini
Solo qualche mese fa il Ministero dell’Interno aveva inviato ai prefetti una circolare con i nuovi indirizzi operativi per quanto riguarda l’occupazione arbitraria di immobili. Il documento, in particolare, sottolineava la necessità di svolgere un censimento degli occupanti e di effettuare tutti gli accertamenti necessari, ponendo l’accento sugli interventi che dovevano eventualmente essere attivati dai Servizi sociali dei Comuni, contemplando infine forme più generali di assistenza, “da rendersi nell’immediatezza dell’evento”, per “occupanti che non si trovano in situazioni di fragilità”.