Il cosiddetto decreto sicurezza emanato dal Governo per volere del ministro dell’Interno Minniti, che ha fatto storcere il naso a molti per le disposizioni sui questuanti, presenta un’altra spina, relativa alle occupazioni degli immobili.
Il decreto infatti, denuncia Confedilizia, introduce anche l’intervento del prefetto, che si frappone tra magistratura (che emette il provvedimento di sgombero) e forze dell’ordine (che si occupano di eseguirlo). Il prefetto è chiamato dunque a valutare se e quando decidere l’intervento della forza pubblica, in pase a parametri quali numero degli immobili da sgomberare, il pericolo di possibili turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.
«Con il decreto, la figura del prefetto si inserisce tra quella del giudice e quella delle forze dell’ordine, con appesantimento della procedura, già difficile di suo, e con conseguenze pesanti per tutti.» spiega il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. Inoltre, sempre nel passaggio parlamentare, viene permesso a chi occupa un immobile di allacciare utenze, se sono presenti minori, ed in questo caso viene introdotta un’altra figura, quella del sindaco.
Il decreto presenta ambiguità tali da poter essere esteso (anche se in questo caso sarebbe un’interpretazione illegittima, ammonisce Spaziani Testa) anche agli inquilini morosi raggiunti da intimazione di sfratto.
Non da ultimo, nessuna possibilità per i proprietari di rivalersi sulle pubbliche amministrazioni in caso di danni, ai proprietari, chiude il Presidente di Confedilizia, restano solo i conti da pagare.