Ai ‘Rencontres Internationales de la Photographies’ di Arles, in Francia, conobbi Barbara Hitchcock, Direttrice degli affari culturali della Polaroid Corporation a Waltham, Massachusetts, che si occupava dell’acquisizione di fotografie artistiche per la Polaroid Collection in America.
Barbara mi chiese di realizzare delle immagini su polaroid SX-70 per la loro collezione e mi inviò del materiale per iniziare il lavoro. Per me era una grande sfida, così mi misi subito all’opera.
Sfruttando la forte saturazione cromatica di questo prodotto, che certo non favoriva le sfumature, decisi di realizzare delle foto che ricordassero dei fumetti.
Come protagoniste delle mie immagini allora mi servii delle ombre. L’idea era di far vivere loro una propria vita, totalmente indipendente dall’oggetto o dal soggetto che le proiettava.
Il lavoro piacque moltissimo e fu preso per la raccolta americana.
Ho continuato a lavorare su questa idea dal 1980 al 1985 e sono tantissime le foto in giro nelle collezioni pubbliche e private. Utilizzavo una Polaroid Land Camera Supercolor 1000, singolo scatto, unica ripresa senz’alcuna manipolazione.
Qualcuna di queste polaroid è conservata nelle collezioni dell’International Polaroid Collection, USA, della Bibliothèque Nationale, Parigi, del Musée de la Photographie, Charleroi, Belgio, della Fondazione Lanfranco Colombo, Milano.