Un penalty guadagnato dal falso nueve Mertens alla prima azione pericolosa, sostenuta dal 2000 Zanoli all’esordio da titolare, e una girata al volo di Politano su punizione-scavino del rigorista Insigne.
Sul campo di un’Atalanta dalla partenza a razzo ma imprecisa, al Napoli (3-1) basta un tempo costruito su difesa e ripartenze secche per guadagnarsi le palle inattive buone a ipotecare un bottino pieno da corsa allo scudetto, chiudendo lo score con Elmas in contropiede dopo la parziale riapertura di De Roon.
Napoli in vetta, agganciato il Milan atteso domani dal posticipo col Bologna.
Se la prima svolta al match la dà l’uscita a valanga di Musso per il vantaggio dal dischetto a mezz’altezza a tiro del quarto d’ora, dopo quasi tre minuti di check e Var per l’arbitro Di Bello, il fallo di Palomino su Lobotka per lo schema al bacio del raddoppio a 10′ dall’intervallo, con soli 2′ di recupero nonostante le frequenti interruzioni, sembra mettere lo score in ghiaccio. In avvio di secondo tempo Boga, subentrato all’olandese e inizialmente a destra in un 3-5-2 mutevole in 3-4-3, di testa e poi di sinistro, manca la porta sul traversone di Zappaocosta (4′) e l’apertura di Freuler (6′). De Roon accorcia staccando imperiosamente con la fronte accarezzata a rientrare da Miranchuk (13′), poi le noie alla spalla sinistra di Djimsiti provocano l’ingresso di Maehle, mentre Spalletti passa ai tre centrocampisti con Ruiz per Zielinski e Lozano largo per il capitano limitandosi a contenere le sfuriate atalantine. Sfociate nel tentativo alle stelle dell’aspirante doppiettista nel triangolo con il suo precedente assistman russo e nel destro a giro di seconda di Boga per la staccata spettacolare di Ospina dall’incrocio dopo un cross di Muriel liberato di fronte dal centrale camerunense (32′). A metterci il sigillo ci pensa il macedone, servito dal messicano dalla destra dopo il contropiede lanciato dallo stesso Koulibaly, a 9′ dal 90′. (ANSA).
Un grave e volgare insulto (‘Negro di m…”). E’ l’audio, udibilissimo in un video ripreso da bordocampo sotto la Curva Nord del Gewiss Stadium di Bergamo, contenente le parole razziste dette da un tifoso a a Koulibaly all’imbocco del tunnel che ha riportato negli spogliatoi il Napoli alla fine della partita di campionato con l’Atalanta.
Diffuso dal giornalista Carlo Alvino e da altri, il breve filmato sta facendo il giro dei social. E su Twitter è spuntata anche la foto evidentemente scattata da un tifoso ospite dello stadio sull’inferriata dell’ultimo gradino del settore dedicato: “Di accogliervi in Italia sono fiero, benvenuti colerosi dal continente nero”. (ANSA).
Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo la vittoria contro l’Atalanta è intervenuto al microfono di Dazn: “Insigne e Mario Rui sono sempre loro quello che è lo schema, hanno preso un po’ sul tempo e Politano ha scelto il tempo giusto ed è stato bravissimo a calciarla al volo con la palla che viene da dietro, ha fatto un grandissimo gol“.
Vittoria tra le più convincenti? “Arrivati a questo punto non si può più sbagliare l’atteggiamento della partita, a ritrovarsi a lottare a questo livello di classifica non ci si può tirare più in dietro. Le intenzioni, la testa, devono tutte rivolte verso la vittoria della partita come abbiamo fatto oggi. Nel primo quarto d’ora abbiamo sofferto un po’ perché abbiamo sbagliato un po’ troppo nella costruzione bassa e avendo giocatori grossi non gli possiamo buttare la palla addosso. Poi c’è stata questa grandissima progressione di Zanoli che ha fatto una grandissima partita. Oggi entrambi i terzini molto bene. Zanoli ha fatto questa percussione da cui è nato il rigore e da lì abbiamo preso respiro, facendo girar bene il pallone. Poi c’è stato il ritorno dell’Atalanta, sul 2-0 ci hanno chiuso e ci hanno fatto quel gol. E da quel gol è venuto fuori il carattere della squadra, che non si è intimorita ma è tornato a macinare gioco“.
Su Lobotka “E’ bravo a uscire dalla pressione avversaria invertendo la direzione di corsa. Quando poi decide di allungare il passo, una volta uscito da lì, sa come guidare la palla. Quand’è tutto chiuso, quando tutti hanno i riferimenti, avere la possibilità di uno che salta una postazione e che va a correre nello spazio diventa lo sbocco per qualsiasi situazione“.
Questa vittoria certifica la maturità di questa squadra? “Abbiamo fatto dei passi in avanti, anche dal punto di vista del carattere. Oggi abbiamo fatto vedere di essere una squadra di livello alto contro una squadra difficile da affrontare“.
Questo è lo step di crescita definitivo per voi? “Lo step definitivo sarà in fondo. C’è ancora molta strada, vedremo quante partite vinceremo così. Non bisogna abbassare la guardia. E’ vero che ci siamo stabilizzati sulle prestazioni, però poi bruciano ancora molto alcune sconfitte in casa, dobbiamo ricordarcele”
Cos’ha il Napoli in più rispetto alle altre? “Tutta la squadra è molto presente, compatta, si vuole aiutare. Ha capito che si gioca la felicità di un popolo intero e meriterebbero di farglielo vivere“.