Calcio, morto Gigi Simoni, allenò anche il Napoli in due occasioni.

Gigi Simoni a Gubbio in una immagine del 26 aprile 2011. ANSA/PIETRO CROCCHIONI
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Lutto nel mondo del calcio: è morto Gigi Simoni. L’ex allenatore dell’Inter aveva 81 anni. Simoni è morto intorno a mezzogiorno all’ospedale Cisanello di Pisa. L’ex allenatore dell’Inter di Ronaldo e della prima Coppa vinta nell’era Moratti, nonchè tecnico che detiene il record di promozioni in serie A, era malato da circa un anno.

La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla famiglia con una breve nota nella quale si fa sapere che “accanto al mister gentiluomo, raro esempio di stile e sobrietà, c’erano la moglie Monica e il figlio Leonardo”.

A giugno 2019 Simoni era stato ricoverato dopo un malore nella sua abitazione di San Piero a Grado (Pisa). Negli ultimi giorni il suo stato di salute si era ulteriormente aggravato.

Gigi Simoni, nel corso della sua lunga carriera, ha anche allenato il Napoli in due occasioni, nella stagione 1996-97, chiamato a Napoli dall’allenatore del primo scudetto Ottavio Bianchi tornato poi come dirigente, con una squadra che certo non poteva ambire a grossi traguardi, con la coppia d’attacco Caccia-Aglietti, la coppia sudamericana Ayala-Cruz al centro della difesa, ed il centrocampo affidato a Fabio Pecchia, al francese Boghossian ed al brasiliano Beto, disputò un sorprendente girone d’andata che vide gli azzurri al giro di boa al secondo posto dietro la Juve di Lippi a pari punti con la rivelazione Vicenza di Guidolin. Un girone di ritorno abulico fece precipitare la squadra al tredicesimo posto, costando anche a Simoni l’esonero ad un mese dalla fine della stagione in favore del tecnico della primavera Montefusco.

Simoni così non potè sedere sulla panchina del Napoli nella finale di Coppa Italia che la squadra aveva conquistato sotto la sua guida eliminando prima la Lazio di Zeman e poi l’Inter di Hodgson ai calci di rigore. Con Montefusco in panchina il Napoli perse la finale di Coppa Italia proprio contro il Vicenza ai tempi supplementari.

Simoni arrivò sulla panchina del Napoli una seconda volta, chiamato dall’allora patron Toto Naldi e dal ds Giorgio Perinetti a novembre 2003 per sostituire l’esonerato Andrea Agostinelli, portando la squadra ad una salvezza tranquilla in serie B, nonostante tutte le tribolazioni societarie, gli stipendi non pagati e le continue minacce di messa in mora della società. Minacce che poi sarebbeo divenute realtà innescando la vicenda che portò al fallimento della SSC Napoli pochi mesi dopo.

 

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