Esce sconfitto il Napoli al termine di una partita pazza, cominciata come meglio non sarebbe stato possibile, con il vantaggio di Elmas dopo soli 11 secondi di gioco, ma condizionata in maniera decisiva dall’espulsione di Mario Rui che costringe gli azzurri a giocare in inferiorità numerica per un’ora.
Il girone si complica non poco per gli azzurri, costretti ora, dopo questa sconfitta, a rincorrere sia il Legia Varsavia che gli avversari di oggi.
Gli azzurri vanno subito in gol con Elmas il quale sfrutta un errore del portiere su traversone di Insigne. La squadra di Spalletti, però, sembra accontentarsi troppo presto. La situazione per il Napoli si complica notevolmente al 30′ quando Mario Rui interviene duramente con il piede a martello su Moses.
L’arbitro lo ammonisce ma su segnalazione del Var va a rivedere l’episodio al video e mostra il cartellino rosso al portoghese.
I russi prendono coraggio e stringono quasi d’assedio gli avversari per tutto il resto della prima frazione di gioco.
Nella ripresa lo Spartak aggredisce gli avversari e dopo 9′ trova il gol del pareggio con un tiro di Promes, deviato con un ginocchio da Koulibaly, dopo un’azione sulla fascia destra del campo di Moses.
I russi sentono odore di vittoria e spingono ancora di più lasciando al Napoli soltanto i tentativi in contropiede, quando si aprono gli spazi per Osimhen che non sempre i compagni di squadra riescono a lanciare in verticale.
Arriva per il Napoli anche un gol con un colpo di testa di Manolas che però parte da una posizione di fuorigioco. Il Napoli si affida a questo punto solo al contropiede anche perchè Spalletti da entrare Lozano al posto di Politano.
E’ lo Spartak, però, a trovare il gol del vantaggio al 35′ con Ignatov che piazza un rasoterra dal limite dell’area di rigore su passaggio rasoterra da sinistra di Ayrton. Subito dopo si ristabilisce la parità numerica perchè Caufriez, già ammonito abbatte Osimhen lanciato in corsa.
Il Napoli ha la possibilità di ribattere ancora e si lancia all’attacco, ma è lo Spartak ad allungare al 44′ quando Sobolev serve Promes che insacca da breve distanza.
Osimhen servito da Di Lorenzo piazza la palla in rete a due minuti dalla fine del recupero. (ANSA).
Luciano Spalletti prova ad analizzare in maniera lucida la sconfitta rimediata contro lo Spartak Mosca (3-2) che ha dato vita anche a un finale acceso tra le panchine: “Il finale? Sono andato soltanto a salutare il collaboratore e l’allenatore dello Spartak che ci hanno preso in giro tutto il secondo tempo“, glissa Spalletti. Poi sulla gara: “Nel secondo tempo quando ti abbassi diventa difficile arrivare sui loro esterni, poi abbiamo cambiato e si soffriva meno – spiega – In una situazione abbiamo lasciato partire il loro esterno sinistro e ci hanno fatto il 2-1. Quando loro sono rimasti in 10 ho pensato di poterla riprendere ma siamo stati confusionari, come se il gol di svantaggio sembrasse impareggiabile, se avessimo fatto giare di più il pallone forse avremmo potuto fare qualcosa di più, poi in questo disordine ci hanno fatto il terzo gol. Stasera abbiamo giocato quasi tutta la gara in 10, anche se qualcosa si può migliorare. Mi aspettavo di più negli ultimi minuti quando eravamo in parità numerica”.
“Diventa facile gestire questa sconfitta perché io ho già perso in vita mia – sorride Spalletti – Quando ti abitui a vincere, poi i ragazzi rientrano nello spogliatoio con la testa bassa, ma la prestazione non è stata male, potevamo andare sul 2-0, in 10 abbiamo fatto bene anche se loro sono stati bravi a sfruttare gli esterni. Una partita si può perdere e si deve migliorare, gli episodi hanno fatto la differenza, l’impegno c’è stato, le ripartenze le abbiamo fatte bene, loro sono stati esperti perché ogni volta che ripartivamo ci facevano fallo. Il fallo di Mario Rui è da espulsione ma vorrei rivedere anche quello su Manolas che mi sembra da espulsione anche quello”.