Il Napoli chiude con una vittoria in casa dello Spezia ma è polemica per gli scontri tra ultras.

epa09965443 Napoli's Matteo Politano celebrates with teammates after scoring the 1-0 goal during the Italian Serie A soccer match Spezia Calcio vs SSC Napoli at the Alberto Picco stadium in La Spezia, Italy, 22 May 2022. EPA/FABIO FAGIOLINI
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Finisce con l’invasione pacifica dei bambini allo stadio Picco, quelli che a fine partita vanno a festeggiare la salvezza dello Spezia di Thiago Motta.

Sotto la curva di casa ci sono cori per l’allenatore e per Erlic, da luglio al Sassuolo, per i ragazzi di casa Maggiore e Bastoni e per la proprietà americana dei Platek.

Il pomeriggio era però iniziato con l’invasione molto meno festosa dei tifosi del Napoli, che al 10′ del primo tempo avevano bloccato la partita per quasi un quarto d’ora. Un crescendo di scaramucce con il vicino settore dello Spezia della Curva Piscina, sfociato in un lancio reciproco di fumogeni e poi con gli ultras del Napoli dietro la porta di Meret, respinti dall’arrivo della Polizia.

“Quello che è avvenuto a La Spezia è assolutamente indegno, non ci possono essere giri di parole” la dura presa di posizione del presidente della Figc, Gabriele Gravina, che al telefono con l’Ansa ha espresso disapprovazione e disappunto per quanto avvenuto allo stadio Picco.

“Il calcio – aggiunge Gravina – non può essere ostaggio di incivili e violenti: la risposta delle istituzioni deve essere forte e coordinata, mi auguro che vengano accertate quanto prima tutte le responsabilità” Il punteggio, al momento dell’invasione, era già di 0-1 per il Napoli grazie a una prodezza di Politano, discesa imprendibile e sinistro nell’angolo imparabile per Provedel. Il Napoli segnerà altre due volte nei dieci minuti dopo la ripresa del match, con due azioni insistite che sottolineano la deconcentrazione della giovane squadra di casa dopo l’episodio violento. Segna prima Zielinski con un tiro secco dal cuore dell’area, poi Demme a due passi dopo un delicato tocco di Petagna. Nella ripresa il Napoli abbassa i ritmi, lascia qualche spazio in più ma la giornata no di Manaj non porta alcune rete per lo Spezia, che pure avrebbe qualche buona occasione. Imprecisione e anche un po’ di sfortuna quando l’albanese centra la traversa a pochi minuti dalla fine. (ANSA).

“L’episodio iniziale mette malinconia addosso a chiunque ama questo sport. Allo stadio ci sono famiglie con bambini che non devono assistere ad episodi del genere.

A noi che siamo dentro questo sport, una cosa così spacca il cuore. Lo stadio è un luogo che serve a tutti per passare un bel pomeriggio. Ho visto festeggiare Bergamo pur non centrando l’Europa, ho visto il tifo per il Genoa che è appena retrocesso ma ha ottenuto sostegno e riconoscimento del proprio impegno”. Lo ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa al termine di Spezia-Napoli, partita segnata dall’invasione di campo dei tifosi ospiti al decimo del primo tempo, che ha obbligato l’arbitro Marinelli a interrompere il gioco per quasi un quarto d’ora.

“Su Koulibaly il club sa come la penso. Ci sono calciatori che hanno qualcosa di differente all’interno di determinati contesti.

Si inseriscono nella città con qualità particolari. Per ricreare i sentimenti che lui ha per questa squadra in un altro calciatore ci vuole tempo. I buoni calciatori si comprano, i leader si creano dentro l’ambiente”. Lo ha detto Luciano Spalletti al termine di Spezia-Napoli 0-3, che chiude la stagione dei partenopei. Parola di elogio per tutta la squadra da parte dell’allenatore azzurro, anche per chi oggi si è rivisto dopo un po’ di tempo. “Per venire a fare risultato su un campo difficile come questo, significa che si sono allenati bene in questi mesi. Quando si è professionisti si prova a vincere la partita sempre, si va forte in allenamento e si arriva puntuali. Sennò si è dilettanti. Noi siamo rappresentanti di una città con un’identità forte e dobbiamo avere questa responsabilità. Abbiamo a che fare con ragazzi seri”.

Il tecnico ha poi parlato velatamente della formazione della rosa per la prossima stagione. “Il Napoli deve mantenere questa qualità tecnica, perché le grandi giocate fanno la differenza nelle partite. Quello che ha il colpo che non ti aspetti, l’invenzione, i geni sono sempre da preservare. Ci vogliono in tutte le squadre. Insigne parte, ma la storia di Mertens dice che è un leader, di cui il calcio ha bisogno per fare cose importanti. Quando dico che ci vuole forza, intendo anche avere una corsa imponente, dove parti forte e arrivi fortissimo nell’impatto. Si tratta di forza strutturale, ma anche di esplosività”.

Infine un accenno al suo passato da capitano dello Spezia in serie C negli anni Ottanta. “Tornare è sempre una sensazione particolare. Questa città e questa squadra hanno un merito che è portare avanti la passione che mi ricordavo ai miei tempi. E’ stato bello vedere lo stadio vestito di bianco, pieno di tifosi partecipi pronti festeggiare la propria squadra pur con un risultato negativo. Il calcio è questo. Per me è un’emozione che si rinnova ogni volta che torno. Io torno spesso perché la mia famiglia sta qui. Spero di continuare ad incontrare lo Spezia a lungo in serie A”. (ANSA).

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