Il Napoli si arrende all’Inter, un colpo di testa di Dzeko porta la prima sconfitta alla squadra di Spalletti.

Inter Milan’s Nicolo Barella (C) challenges for the ball with Napoli’s Andre' Anguissa (L) and his teammate Napoli’s Mathias Olivera during the Italian serie A soccer match between FC Inter and Napoli at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 4 January 2023. ANSA / MATTEO BAZZI
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Inter-Napoli 1-0.

Per la squadra di Luciano Spalletti è la prima sconfitta in questo campionato.

A decidere la partita è stata la rete segnata da Dzeko all’11’ della ripresa. Ora il vantaggio del Napoli sul Milan, secondo in classifica, è sceso a 5 punti, e 7 è quello sulla Juventus.

L’Inter è quarta con 33 punti.

Una zuccata per riaprire la corsa scudetto.

Il colpo di testa di Edin Dzeko in un colpo solo regala i tre punti all’Inter, interrompe la striscia senza sconfitte del Napoli e riapre la lotta per il titolo, con tutte le avversarie che guadagnano punti sui partenopei ancora capolisti.

Ma il primo big match del 2023 manda un messaggio chiaro: guai a dare per spacciata l’Inter (che torna a -8 dalla vetta) e guai a ritenere tutto facile per il Napoli, seppur mantenga cinque lunghezze di vantaggio sul Milan. In un San Siro riempito da oltre 75mila spettatori, i nerazzurri di Simone Inzaghi giocano il miglior scontro diretto stagionale, creando (e sprecando) tanto e soffrendo poco, tanto che l’unica occasione per gli uomini di Spalletti arriva nel finale con un destro di Raspadori. Il problema per Dzeko e compagni rimane sempre la realizzazione, perché il gol decisivo del centravanti bosniaco arriva dopo almeno tre clamorose opportunità sprecate da Dimarco, Darmian e un Lukaku ancora lontano dal top della condizione. La ripresa del campionato dopo i Mondiali fa così subito male al Napoli, che vede interrompersi la propria striscia di imbattibilità: in questa stagione infatti non era ancora mai arrivata una sconfitta in campionato e l’ultimo ko era arrivato il 24 aprile 2022. E che potesse essere una serata diversa rispetto ai mesi scorsi per i partenopei si è capito subito, perché l’Inter fin dai primi minuti ha messo sotto pressione la difesa napoletana. Una partenza a razzo per i nerazzurri, che sfiorano subito il vantaggio con Dimarco che da due passi calcia fuori su assist di Lukaku. Il Napoli prova a fare la partita, l’Inter si chiude per sfruttare la velocità del belga in ripartenza. Mossa che funziona, perché la squadra di Spalletti non trova varchi mentre i padroni di casa vanno ancora vicino al gol con Darmian, il cui destro da dentro l’area si spegne sopra la traversa. La timida reazione dei partenopei è tutta in un destro sporco di Zielinski dal limite, poca cosa per impensierire la difesa interista. In attacco, invece, tutto ruota sempre intorno a Lukaku, ma il belga non è in serata, tanto da sprecare un delizioso assist di tacco di Barella calciando alto. Il copione non cambia nella ripresa, perché il Napoli fa poco per impensierire la porta di Onana. Quello che cambia è che, all’ennesima occasione, l’Inter passa: Mkhitaryan innesca Dimarco, cross per Dzeko che approfitta di una dormita di Rrhamani per sbloccare il risultato di testa da due passi. Il Napoli prova a reagire e alza il baricentro, con il primo (e unico) lampo di Kvaratskhelia il cui mancino da dentro l’area trova solo l’esterno della rete. Spalletti si gioca le carte Raspadori e Simeone per cercare di dare più concretezza all’attacco, dall’altra parte invece Inzaghi sceglie il neocampione del mondo Lautaro Martinez per sostituire un Lukaku ancora lontano dalla migliore condizione. Nel finale così l’Inter prova a resistere con le unghie e coi denti, mentre il Napoli alza la pressione e ai nerazzurri serve un super Onana, che con un gran riflesso salva su un destro ravvicinato di Raspadori. Ma è l’unico pericolo corso dalla difesa interista: San Siro fa festa al triplice fischio finale, il campionato ora è riaperto.

“Hanno fatto quello che fanno sempre, ovvero di venirci addosso con Calhanoglu su Lobotka, ma noi dovevamo essere bravi a far arrivare meglio il pallone sulla loro trequarti. Non siamo riusciti a far girare il pallone con la qualità di sempre.

La palla girava sempre un po’ lenta: noi possiamo fare di più. Abbiamo avuto meno qualità rispetto al solito”.

Così Luciano Spalletti, intervistato da DAZN, commenta la prima sconfitta in campionato del suo Napoli.

“Abbiamo provato a giocare più in verticale – aggiunge -, ma Acerbi è un cliente scomodo: è bravo a tenere la posizione e anche fisicamente si fa sentire. Ripeto, noi dovevamo essere più veloci e metterci più qualità, perché contro una squadra così fisica poi diventa difficile per noi”.

Ma ora le rivali per lo scudetto possono sperare in una rimonta sul Napoli? “Noi dobbiamo pensare ad allenarci meglio da qui in avanti – risponde Spalletti -: il livello mostrato questa sera è più basso rispetto alle nostre possibilità. Dobbiamo ritrovare la nostra forma migliore”. (ANSA).

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